Proprietà dell’ammasso Pismis18 rivelate dalla Gaia-ESO Survey. Pubblicato su A&A lo studio: “The Gaia-ESO Survey: The inner disc, intermediate-age open cluster Pismis 18” di D. Hatzidimitriou (University of Athens)

Il disco interno della Via Lattea è la regione del disco compresa entro una distanza di circa 26000 anni luce dal centro della Galassia. Questa regione è particolarmente interessante per la sua posizione intermedia tra il disco spesso della Via Lattea ed il suo bulge. Ciò nonostante, ad oggi sono stati condotti pochi studi sistematici degli ammassi stellari del disco

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Una nuova super-Terra scoperta attorno una stella M. Pubblicato su A&A lo studio: “The HADES RV programme with HARPS-N at TNG. XI. GJ 685 b: a warm super-Earth around an active M dwarf” di M. Pinamonti (INAF-OATo)

Fino ad oggi sono stati confermati più di 4000 esopianeti, ossia pianeti che orbitano attorno stelle diverse dal Sole. Questi pianeti rientrano in diverse categorie, alcune presenti anche nel Sistema Solare come i giganti gassosi e i pianeti rocciosi, altre invece assenti, come le super-Terre o i gioviani caldi. Ci sono inoltre forti indicazioni che il tipo di esopianeti presenti

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Esopianeti ed attività stellare. Pubblicato su A&A lo studio: “Gliese 49: activity evolution and detection of a super-Earth. A HADES and CARMENES collaboration” di M. Perger (Institut de Ciències de l’Espai)

Nessuna stella nell’Universo è ferma: esse orbitano attorno al centro della propria galassia, insieme alle stelle che si sono formate dalla stessa nube di gas, e orbitano attorno alle proprie compagne, in sistemi binari o multipli. Inoltre, la posizione nel cielo delle stelle che ospitano pianeti può oscillare in modo periodico. Ciò è dovuto al fatto che queste stelle in

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Espulsioni coronali di massa osservati per la prima volta in una stella diversa dal Sole. Pubblicato su Nature Astronomy l’articolo: “A stellar flare-coronal mass ejection event revealed by X-ray plasma motions” di C. Argiroffi (UNIPA/OAPA)

Il Sole è caratterizzato da un’intensa attività magnetica che produce fenomeni transienti come i brillamenti, le espulsioni di massa coronali, le macchie solari, le protuberanze, etc… In particolare, le espulsioni di massa coronali (CME, coronal mass ejection) sono i fenomeni di origine magnetica più energetici che osserviamo sul Sole. Le CME consistono in improvvise espulsioni di plasma altamente ionizzato dalla

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Pianeti in evaporazione. Pubblicato su A&A lo studio: “Photo-evaporation of close-in gas giants orbiting around G and M stars” di D. Locci (INAF-OAPA)

Molte stelle sono caratterizzate da un’attività magnetica che si manifesta in un’intensa emissione di raggi X e UV. Questa emissione è variabile nel tempo, sia perchè l’attività magnetica che la produce varia su tempi scala brevi, sia perchè essa diminuisce durante l’evoluzione delle stelle. Ad esempio, stelle di tipo solare di pre-sequenza principale (ossia con un’età di poche decine di

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Composizione chimica delle stelle e processo di formazione planetaria. Pubblicato su A&A lo studio “Connecting substellar and stellar formation. The role of the host star’s metallicity” di J. Maldonado (INAF-OAPA)

Ad oggi la famiglia degli esopianeti (pianeti che orbitano attorno stelle diverse dal Sole) conta circa 4000 pianeti confermati. Le stelle che ospitano gli esopianeti conosciuti coprono un’ampia gamma di parametri stellari e fasi evolutive. Diversi studi sono quindi stati realizzati per comprendere come le proprietà fisiche delle stelle possano determinare la probabilità che attorno ad esse si siano formati

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Dinamica ed espansione di un ammasso stellare. Pubblicato su MNRAS lo studio: “The Gaia-ESO Survey: asymmetric expansion of the Lagoon Nebula cluster NGC 6530 from GES and Gaia DR2” di N. J. Wright (Keele University)

Sebbene una frazione significativa delle stelle si sia formata in ammassi contenenti centinaia o migliaia di stelle, la quasi totalità delle stelle che osserviamo nella nostra Galassia oggi non è associata ad alcun ammasso stellare. Questo accade perchè gli ammassi stellari giovani si disperdono in pochi milioni di anni a causa di alcuni fenomeni, quali l’interazione gravitazionale tra le stelle

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Brillamenti ed accrescimento nelle stelle T Tauri classiche. Pubblicato su A&A lo studio: “New view of the corona of classical T Tauri stars: Effects of flaring activity in circumstellar disks” di S. Colombo (UNIPA/INAF-OAPA)

Le T Tauri classiche sono stelle giovani (meno di 10 milioni di anni) circondate da un disco protoplanetario, ossia un disco di gas e polveri da cui si può formare il futuro sistema planetario della stella. Sebbene la principale fase di accrescimento di massa nelle stelle di questa classe sia terminata, esse possono continuare ad accrescere gas dal loro disco

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Rotazione ed attività magnetica nelle stelle M. Pubblicato su A&A lo studio: “HADES RV Programme with HARPS-N at TNG. X. The non-saturated regime of the stellar activity-rotation relationship for M dwarfs” di E. González-Álvarez (INAF-OAPA)

L’emissione ai raggi X che osserviamo dalle stelle proviene dalla loro corona, ossia lo strato più esterno dell’atmosfera stellare, dove il plasma è a bassa densità ma a temperature molto elevate (fino ad alcuni milioni di gradi). L’intensità di questa emissione dipende in un modo ancora poco chiaro dall’intensità e morfologia del campo magnetico prodotto dalle stelle.   Nelle stelle

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La cronologia della formazione stellare nella Lagoon Nebula. Pubblicato su A&A lo studio: “The Gaia-ESO Survey: Age spread in the star forming region NGC 6530 from the HR diagram and gravity indicators” di L. Prisinzano (INAF-OAPA)

Le stelle si formano dalla contrazione gravitazionale di enormi nubi di gas. Questo processo può avvenire in due modi diversi: la contrazione può infatti essere rapida, con tempi caratteristici dettati dalla velocità con cui il gas “precipita” verso le protostelle in formazione, o può essere più lento e sostenuto da turbolenze e dal campo magnetico locale. Nel primo caso, le

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