Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha conferito il riconoscimento “La tessera preziosa del mosaico Palermo” a Laura Affer (INAF – OAPA)

Lunedì 25 Marzo 2019, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha conferito il riconoscimento “La tessera preziosa del mosaico Palermo” all’astrofisica Laura Affer, dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo, durante una cerimonia al Palazzo delle Aquile. L’astronoma è stata insignita del prestigioso riconoscimento per la sua recente scoperta di una super-Terra orbitante la stella Gl 686, realizzata come parte del

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Formation and evolution of the Sco OB2 association. The study: “Stellar population of Sco OB2 revealed by Gaia DR2 data” of F. Damiani (INAF-OAPA) recently appeared on A&A

OB associations have a rich population of massive stars (O and B stars), which are young and typically dispersed over large regions of the sky. While these massive stars can be easily recognized thanks to their intense luminosity, it is very hard to select the low mass stars belonging to OB associations. This because without evident stellar concentrations, these stars

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Brillamenti e fluorescenza di raggi X in protostelle. Pubblicato su A&A lo studio: “Deep X-ray view of the Class I YSO Elias 29 with XMM-Newton and NuSTAR” di I. Pillitteri (INAF-OAPA)

Le protostelle sono stelle con pochi milioni di anni di età, che stanno ancora attraversando una fase di accrescimento e contrazione gravitazionale ed il cui nucleo non ha ancora raggiunto i valori di temperatura e pressione necessari per sostenere i processi termonucleari. Le più giovani tra queste stelle sono circondate da un disco protoplanetario di gas e polveri (protostelle di

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La cronologia del processo di formazione stellare in NGC 6530. Pubblicato su A&A: “Wide-area photometric and astrometric (Gaia DR2) study of the young cluster NGC 6530” di F. Damiani (INAF-OAPA)

Le stelle si formano dalla contrazione gravitazionale di enormi nubi di gas. Durante la contrazione, le nubi si frammentano, dando vita non a singole stelle, ma ad associazioni e ammassi stellari che possono contenere da decine a centinaia di migliaia di stelle. Raramente, però, il processo di formazione stellare avviene in modo monolitico, ossia con un singolo evento di formazione

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Super-brillamenti nelle Pleiadi. Pubblicato su Astronomy & Astrophysics lo studio: “Simultaneous Kepler/K2 and XMM-Newton observations of superflares in the Pleiades” di M. G. Guarcello (INAF-OAPA)

Decenni di osservazioni del Sole hanno mostrato che la nostra stella è caratterizzata da fenomeni transienti talvolta anche violenti, dovuti all’interazione tra il plasma ed il campo magnetico prodotto all’interno del Sole. Esempi tipici di questi fenomeni, denominati “attività magnetica”, sono le macchie solari in fotosfera, o le protuberanze in cromosfera. Tra i fenomeni magnetici più violenti, ossia quelli associati

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Una nuova super-Terra scoperta attorno una stella M. Pubblicato su A&A lo studio: “HADES RV program with HARPS-N at the TNG. IX: A super-Earth around the M dwarf Gl 686” di L. Affer (INAF-OAPA)

Le stelle di piccola massa (di classe spettrale M, con una massa compresa tra 0.075 e 0.50 masse solari) sono tra gli oggetti preferiti per la ricerca e caratterizzazione di pianeti extra-solari. Per queste stelle, infatti, la tecnica delle velocità radiali risulta essere più efficace rispetto a stelle di massa maggiore. Questa tecnica consiste nell’individuare periodiche oscillazioni della luce della

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Migrazioni ed impatti in un sistema esoplanetario. Pubblicato su Nature Astronomy lo studio: “A giant impact as the likely origin of different twins in the Kepler-107 exoplanet system” di A. S. Bonomo (INAF– OA di Torino)

Gli esopianeti con un raggio minore di 3 raggi terrestri presentano un ampio spettro di caratteristiche. Infatti, a questo gruppo appartengono sia pianeti sub-nettuniani a bassa densità, che pianeti ad alta densità di tipo terrestre o dalle caratteristiche più simili a Mercurio. Questa diversità fa supporre che pianeti di queste dimensioni, sebbene si siano formati in maniera simile, abbiano poi

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Il riscaldameno della corona solare tramite nano-brillamenti. Pubblicato su ApJ: “Statistical Signatures of Nanoflare Activity. I. Monte Carlo Simulations and Parameter-space Exploration” di D. B. Jess (Queen’s University Belfast)

Il Sole ha ancora segreti che la comunità scientifica internazionale sta cercando di svelare. Uno di questi è il meccanismo di riscaldamento della corona solare. Mentre il plasma nella fotosfera solare ha mediamente una temperatura di 5700 gradi, infatti, i due strati dell’atmosfera solare, ossia la cromosfera e la corona, sono caratterizzate da plasma a temperature più elevate: circa 10000

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31 anni di evoluzione di un resto di supernova. Pubblicato su A&A lo studio: “3D MHD modeling of the expanding remnant of SN 1987A. Role of magnetic field and non-thermal radio emission” di S. Orlando (INAF-OAPA)

La notte del 23 Febbraio 1987 gli astronomi osservarono l’esplosione di una supernova avvenuta nella Grande Nube di Magellano, galassia satellite della Via Lattea. La stella esplosa era la supergigante blu Sanduleak (Sk) − 69o202, con una massa di circa 20 masse solari, e la sua esplosione produsse il resto di supernova SN 1987A. Da quella notte e per gli

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Tre super-Terre per una stella. Pubblicato su MNRAS lo studio “Masses and radii for the three super-Earths orbiting GJ 9827, and implications for the composition of small exoplanets” di K. Rice (University of Edinburgh)

Le super-Terre sono pianeti con un raggio compreso tra quello terrestre e quello nettuniano (circa 4 volte quello della Terra) ed un periodo di rotazione minore di 100 giorni. Sebbene questa tipologia di pianeti non sia presente nel Sistema Solare, essa appare essere comune nella Galassia. Le spuer-Terre sono interessante anche perchè popolano una gap nella distribuzione di raggi degli

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