Chimica e rotazione delle stelle B nell’ammasso stellare NGC3293. Lo studio: “The Gaia-ESO survey: A spectroscopic study of the young open cluster NGC 3293” di T. Morel (Université de Liège) pubblicato su A&A

Le osservazioni spettroscopiche di stelle di grande massa, ossia stelle con una massa maggiore di 8 masse solari, permettono di comprendere l’evoluzione di queste stelle, che avviene in tempi molto più rapidi rispetto alle stelle di tipo solare, e l’importanza di alcuni fattori, come ad esempio la rotazione della stella. A tale scopo, le osservazioni di ammassi stellari, ovvero gruppi

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Identificate le stelle giovani entro 4500 anni luce di distanza dal Sole. Lo studio: “Low mass young stars in the Milky Way unveiled by DBSCAN and Gaia EDR3. Mapping the star forming regions within 1.5 Kpc” di L. Prisinzano (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

Dopo essersi formate, per alcuni milioni di anni (quanti? dipende dalla massa: maggiore è la massa di una stella, più rapida è la sua evoluzione) le stelle continuano a contrarsi sotto l’effetto della gravità, aumentando la loro temperatura e densità. Durante questa fase, nel loro nucleo ancora non si sono innescate le reazioni termonucleari che alimenteranno queste stelle durante il

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Compilato un vasto catalogo di stelle associate ad ammassi stellari dalle osservazioni della Gaia-ESO Survey

Gli ammassi stellari sono un prodotto del processo di formazione stellare. Durante il collasso gravitazionale, le nebulose tendono infatti a frammentarsi, formando centinaia o migliaia di stelle. Le stelle formate all’interno di una nebulosa rimangono spesso legate l’un l’altra da un’intensa mutua attrazione gravitazionale per un periodo di tempo della durata tipica di alcune decine di milioni di anni, in quello che

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Dinamica ed espansione di un ammasso stellare. Pubblicato su MNRAS lo studio: “The Gaia-ESO Survey: asymmetric expansion of the Lagoon Nebula cluster NGC 6530 from GES and Gaia DR2” di N. J. Wright (Keele University)

Sebbene una frazione significativa delle stelle si sia formata in ammassi contenenti centinaia o migliaia di stelle, la quasi totalità delle stelle che osserviamo nella nostra Galassia oggi non è associata ad alcun ammasso stellare. Questo accade perchè gli ammassi stellari giovani si disperdono in pochi milioni di anni a causa di alcuni fenomeni, quali l’interazione gravitazionale tra le stelle

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Due dei progetti scientifici per LSST sono guidati da astronomi INAF – OAPA

LSST (Large Synoptic Survey Telescope) è il l futuro dell’astronomia nel dominio temporale. LSST è un telescopio di nuova generazione in fase di costruzione su Cerro Pachon (Cile), a 2700 metri di altezza. Sarà dotato di uno specchio primario di 8.4 metri di diametro ed una camera innovativa capace di osservare un campo di vista enorme, pari a 49 volte

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Formazione stellare nella Vela. Pubblicato su A&A lo studio: “Low-mass star formation and subclustering in the H II regions RCW 32, 33, and 27 of the Vela Molecular Ridge. A photometric diagnostics for identifying M-type stars” di L. Prisinzano (INAF-OAPA)

Le stelle si formano dalla contrazione gravitazionale di nubi di gas, principalmente in ammassi stellari che rimangono associati alla nebulosa da cui si sono generati per circa 5-10 milioni di anni. Questi ammassi stellari includono stelle come il sole, stelle piu’ massicce del sole e un gran numero  di stelle piu’ piccole del sole. Quelle con massa minore di mezza massa solare sono oltre

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Struttura ed evoluzione degli ammassi nell’associazione Vela OB2. Pubblicato su A&A: “The Gaia DR2 view of the Gamma Velorum cluster: resolving the 6D structure” di E. Franciosini (INAF-Arcetri)

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)   In questi anni la comunità scientifica sta ottenendo nuovi ed entusiasmanti risultati sullo studio degli ammassi stellari, sulla loro struttura, formazione ed evoluzione, grazie al progetto Gaia-ESO Survey, un’ambiziosa survey spettroscopica pubblica che include osservazioni di più di 100000 stelle della Via Lattea, realizzate con lo spettrografo “Fibre Large Array Multi Element

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La Gaia-ESO survey e l’evoluzione degli ammassi stellari. Pubblicato su A&A “The Gaia-ESO Survey: kinematical and dynamical study of four young open clusters” di L. Bravi (INAF-OA Arcetri)

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)     Le stelle della nostra Galassia si sono formate tipicamente in ammassi stellari. Cio’ nonostante, solo una piccola frazione delle stelle di sequenza principale o giganti della Via Lattea e’ associata ad ammassi stellari. Questo porta alla ovvia conclusione che tipicamente gli ammassi stellari si disperdono in 10-100 milioni di anni. Sono

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Pubblicato su A&A lo studio: “The Gaia-ESO Survey: radial distribution of abundances in the Galactic disc from open clusters and young-field stars” di L. Magrini

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)     Le stelle massive sono enormi fornaci che producono e sintetizzano molti degli elementi chimici che ci circondano. Ad esempio, ossigeno, magnesio, silicio, calcio e titanio sono infatti prodotti all’interno delle stelle massive con processi di nucelosintesi. In più, il ciclo vitale delle stelle massive è davvero breve se paragonato a quello

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