Jet lanciati durante le esplosioni di supernova. L’articolo: “X-ray emitting structures in the Vela SNR: ejecta anisotropies and progenitor stellar wind residuals” di V. Sapienza (UNIPA/OAPA) pubblicato su A&A

I resti di supernova, ossia le nebulose in rapida espansione formate dalle esplosioni di supernova, presentano tipicamente una morfologia asimmetrica. Questo è spesso dovuto all’interazione tra l’onda d’urto in espansione ed il mezzo circostante, e, soprattutto quando sono state generate da esplosioni di supernova a collasso del nucleo (ossia innescate dal collasso gravitazionale del nucleo di una stella di grande

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Una compagna nascosta per la cefeide V473 Lyr. L’articolo “X-Ray Observations of the Peculiar Cepheid V473 Lyr Identify A Low-mass Companion” di N. R. Evans (Smithsonian Astrophysical Observatory) pubblicato su AJ

Le cefeidi sono stelle giganti pulsanti, la cui luminosità varia in maniera periodica. Le cefeidi rappresentano un’importante classe di stelle, ad esempio perché il periodo delle loro pulsazioni è legato alla loro luminosità intrinseca. Questo rende le cefeidi una classe di “candele standard“, ossia sorgenti per cui è possibile stimare la luminosità intrinseca, permettendo misure di distanza tramite confronto con

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Rotazione ed attività magnetica nelle stelle M. Pubblicato su A&A lo studio: “HADES RV Programme with HARPS-N at TNG. X. The non-saturated regime of the stellar activity-rotation relationship for M dwarfs” di E. González-Álvarez (INAF-OAPA)

L’emissione ai raggi X che osserviamo dalle stelle proviene dalla loro corona, ossia lo strato più esterno dell’atmosfera stellare, dove il plasma è a bassa densità ma a temperature molto elevate (fino ad alcuni milioni di gradi). L’intensità di questa emissione dipende in un modo ancora poco chiaro dall’intensità e morfologia del campo magnetico prodotto dalle stelle.   Nelle stelle

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Brillamenti e fluorescenza di raggi X in protostelle. Pubblicato su A&A lo studio: “Deep X-ray view of the Class I YSO Elias 29 with XMM-Newton and NuSTAR” di I. Pillitteri (INAF-OAPA)

Le protostelle sono stelle con pochi milioni di anni di età, che stanno ancora attraversando una fase di accrescimento e contrazione gravitazionale ed il cui nucleo non ha ancora raggiunto i valori di temperatura e pressione necessari per sostenere i processi termonucleari. Le più giovani tra queste stelle sono circondate da un disco protoplanetario di gas e polveri (protostelle di

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Super-brillamenti nelle Pleiadi. Pubblicato su Astronomy & Astrophysics lo studio: “Simultaneous Kepler/K2 and XMM-Newton observations of superflares in the Pleiades” di M. G. Guarcello (INAF-OAPA)

Decenni di osservazioni del Sole hanno mostrato che la nostra stella è caratterizzata da fenomeni transienti talvolta anche violenti, dovuti all’interazione tra il plasma ed il campo magnetico prodotto all’interno del Sole. Esempi tipici di questi fenomeni, denominati “attività magnetica”, sono le macchie solari in fotosfera, o le protuberanze in cromosfera. Tra i fenomeni magnetici più violenti, ossia quelli associati

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Pubblicato su ApJ “Investigating the Structure of Vela X” di P. Slane (CfA) sulla struttura del resto di supernova della Vela

Le esplosioni di supernova, gli eventi più violenti dell’Universo, producono una nebulosa in rapida espansione che eventualmente interagisce con il mezzo interstellare circostante (chiamate “resti di supernova”) ed un oggetto compatto formatosi dalla contrazione del nucleo della stella progenitrice. Data la sua vicinanza dal Sole (“appena” 945 anni luce circa), uno dei resti di supernova più studiati e’ quello della

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IC 443: un caso unico di SNR con jet sovra-ionizzato

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)     Lo studio dei resti di supernova, nubi formate dalle esplosioni di supernova, sono oggetti di grande interesse scientifico. Queste nebulose, infatti, non sono semplicemente il residuo di uno dei fenomeni più violenti che  avvengono nell’Universo (un’esplosione di supernova dal collasso di una stella massiva, ossia le “core-collapse supernovae”, produce un’energia pari

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Un resto di supernova con caratteristiche uniche. Pubblicato su A&A lo studio: “Discovery of a jet-like structure with overionized plasma in the SNR IC 443” di E. Greco (OAPA/UNIPA)

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)     Lo studio dei resti di supernova, nubi formate dalle esplosioni di supernova, sono oggetti di grande interesse scientifico. Queste nebulose, infatti, non sono semplicemente il residuo di uno dei fenomeni più violenti che  avvengono nell’Universo (un’esplosione di supernova dal collasso di una stella massiva, ossia le “core-collapse supernovae”, produce un’energia pari

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Formazione stellare nell’associazione del Cane Maggiore. Pubblicato su A&A “Star formation history of Canis Major OB1” di T. Santos-Silva

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)     Sempre più spesso vengono osservate regioni di formazione stellare le cui stelle non hanno una singola età ben definita. Questo supporta l’idea che la formazione stellare in una nube molecolare sia un processo lento che si può propagare attraverso la nube in milioni di anni (come indicato, ad esempio, dallo studio

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Supernovae e Jet, accettato su A&A l’articolo: “Indications of a Si-rich bilateral jet of ejecta in the Vela SNR observed with XMM-Newton” di F. Garcia

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)     Stelle molto massive terminano il loro ciclo vitale con spettacolari supernovae. Per comprendere la violenza di simili eventi, durante l’esplosione di una supernova viene rilasciata in pochi secondi un’energia simile a quella che il nostro Sole irradia in tutta la sua esistenza, lunga più di 10 miliardi di anni, e gli

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