Alla ricerca del meccanismo che porta alla formazione dei Gioviani Caldi. L’articolo: “Gas, not dust: Migration of TESS/Gaia hot Jupiters possibly halted by the magnetospheres of protoplanetary disks” di I. Mendigutia (CAB) pubblicato su A&A

I Gioviani Caldi sono giganti gasso che orbitano a distanze <0.1 AU dalla loro stella. Ma cosa determina il raggio orbitale finale di questi pianeti? Nelle stelle di massa intermedie sembrerebbe essere la dispersione dei gai nel disco protoplanetario   I gioviani caldi sono una tipologia di esopianeti assente nel Sistema Solare. Si tratta di giganti gassosi che orbitano attorno

» Read more

Verso un’analisi accurata dell’interazione tra polveri interstellari e radiazione: “Interstellar dust as a dynamic environment” di G. La Mura (INAF-OA Cagliari)

Le polveri micrometriche, sia nel mezzo interstellare diffuso che nelle nebulose, interagiscono con la luce dando vita a molti importanti fenomeni. Un’interazione, questa, che dipende anche dalla forma e dalla microfisica dei grani di polvere.    Una galassia come la nostra ospita non solo stelle, pianeti e oggetti compatti, ma anche polveri e gas organizzati sia in un mezzo diffuso

» Read more

Cha 1107-7626: l’oggetto di massa più piccola conosciuto circondato da un disco protoplanetario con accrescimento attivo ed una ricca chimica

Troppo piccolo per essere una stella, troppo grande per essere un pianeta, Cha 1107-7626 è l’oggetto isolato più piccolo (6–10 masse gioviane) conosciuto ad essere circondato da un disco protoplanetario ricco di gas e polveri, che sta ancora accrescendo materiale e ospita molecole organiche come metano ed etilene.   Le nane brune sono oggetti affascinanti che rappresentano un ponte tra

» Read more

Massa delle stelle ed intensità dei brillamenti. L’articolo: “Exploring short-term stellar activity in M dwarfs: A volume-limited perspective” di G. Galletta (UNIPA) pubblicato su A&A

Osservati e studiati 17229 brillamenti in 173 stelle di classe spettrale M entro 33 anni luce dalla Terra. Lo studio rivela che sono le stelle meno massicce a ospitare i brillamenti più energetici, mentre nelle stelle più massicce la variabilità è dominata da brillamenti meno intensi.   La produzione del campo magnetico nelle stelle avviene al loro interno, attraverso complessi

» Read more

Un’esplosione fortemente asimmetrica per SN 1987A. Lo studio: “Tracing the ejecta structure of SN 1987A: Insights and diagnostics from 3D MHD simulations” di S. Orlando (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

L’analisi teorica delle proprietà della nuvola di frammenti della stella progenitrice (ossia gli ejecta), che popola la regione più interna del resto di supernova SN 1987A, rivela un’esplosione tutt’altro che simmetrica, dominata da due getti bipolari.   La complessa fisica che regola il collasso del nucleo di una stella massiccia e la successiva esplosione di una supernova può essere svelata

» Read more

Il resto di supernova SN 1987A osservata dal James Webb Space Telescope.

Il James Webb Space Telescope, il supertelescopio della NASA/ESA/CSA, ha puntato il suo sguardo verso il resto di supernova SN 1987A, rivelandone la struttura con un livello di dettaglio mai raggiunto prima d’ora.   Circa 400 anni dopo la supernova di Keplero, esplosa nel 1604, i cieli dell’emisfero australe ospitarono un’altra supernova relativamente vicina a noi. Si tratta di SN

» Read more

Un giovane Saturno nell’ammasso aperto IC2602 descritto nell’articolo: “TOI-837 b: Characterisation, formation, and evolutionary history of an infant warm Saturn-mass planet” di M. Damasso (INAF – OATo)

——————————————————————————————————————– Analisi di osservazioni TESS e HARPS permettono di confermare l’esistenza di un pianeta simile a Saturno orbitante attorno ad una stella associata all’ammasso stellare giovane IC 2602 ——————————————————————————————————————– Gli ammassi stellari non sono soltanto splendidi oggetti da fotografare e osservare al telescopio, ma rappresentano anche un’importante opportunità per lo studio dell’evoluzione stellare. Essi sono infatti composti da ricchi campioni

» Read more

Filamenti in Cas A rivelano i processi avvenuti nella progenitrice durante l’esplosione. Il paper: “Filamentary ejecta network in Cassiopeia A reveals fingerprints of the supernova explosion mechanism” di S. Orlando (INAF-OAPA) pubblicato su A&A

Un nuovo studio teorico dimostra che la struttura filamentare osservata nel resto di supernova Cassiopea A (Cas A) è una conseguenza diretta dei processi avvenuti nella stella progenitrice immediatamente dopo il collasso del nucleo.   Le supernove sono tra gli eventi esplosivi più energetici dell’Universo. Eppure, nonostante la loro immensa luminosità, convertono solo l’1% della loro energia in radiazione elettromagnetica.

» Read more

SN1987A ai raggi X: onde d’urto, materiale circumstellare e produzione di ossigeno descritti in due articoli recenti

Analisi delle osservazioni ai raggi X del resto di supernova SN1987A, ottenute dal satellite XMM-Newton, forniscono nuovi dettagli sull’interazione tra l’onda d’urto generata dalla supernova e il materiale circumstellare, nonché sull’abbondanza di ossigeno presente nel resto di supernova.   Il resto di supernova SN1987A è senza dubbio uno degli oggetti più iconici per lo studio delle supernove, dei loro resti

» Read more

Un sistema di superterre per la stella GJ 3998 descritto nell’articolo: “HADES RV Programme with HARPS-N at TNG XVI. A super-Earth in the habitable zone of the GJ 3998 multi-planet system” di A. K. Stefanov (IAC)

A soli 60 anni luce di distanza da noi, la stella GJ 3998, di classe spettrale M, ospita un sistema di ben tre superterre, scoperte e studiate grazie alle osservazioni del Telescopio Nazionale Galileo.   Le stelle di classe spettrale M sono tra i target più importanti per la ricerca di esopianeti, principalmente per due motivi: sono le stelle più

» Read more
1 2 3 30