Quattro pianeti (almeno) per due stelle. Lo studio: “The GAPS Programme at TNG. LIII. New insights on the peculiar XO-2 system” di A. Ruggieri (Università di Padova) pubblicato su A&A

Ogni appassionato di fantascienza, in particolare della saga di Star Wars, si è almeno una volta chiesto se pianeti che orbitano attorno a due stelle, come Tatooine, siano davvero possibili. In realtà, si tratta di una domanda molto interessante anche dal punto di vista astronomico. Nella nostra Galassia, infatti, si stima che almeno un terzo delle stelle di piccola massa

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Attività magnetica in funzione dell’età dai sistemi binari nana bianca + stella di sequenza principale. Lo studio: “Main-sequence companions to white dwarfs – II. The age-activity-rotation relation from a sample of Gaia common proper motion pairs” di A. Rebassa-Mansergas (Universitat Politècnica de Catalunya) pubblicato su MNRAS

Molti fenomeni che osserviamo nelle stelle, così come molti degli aspetti evolutivi, sono legati al loro campo magnetico. Il meccanismo che consente la produzione del campo magnetico nelle stelle dipende dalla loro struttura interna. Uno dei fattori principali nella generazione del campo magnetico stellare è la rotazione: le stelle che ruotano più rapidamente attorno al proprio asse sono infatti caratterizzate

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Nessuna relazione tra metallicità ed età delle stelle nell’intorno solare. Lo studio: “Constraining the solar neighbourhood age-metallicity relation from white dwarf-main sequence binaries” di A. Rebassa-Mansergas (Universitat Politècnica de Catalunya) pubblicato su MNRAS

I primi elementi chimici presenti nell’Universo dopo il Big Bang sono stati idrogeno, elio, e, in percentuali estremamente basse, litio. Da quel momento, sono state le stelle, soprattutto quelle di grande massa, le principali responsabili dell’arricchimento chimico dell’Universo. Le stelle, infatti, producono energia nei loro nuclei sintetizzando elementi chimici, che quindi vengono ridistribuiti nel mezzo interstellare quando queste terminano la

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Pianeti in sistemi binari. Pubblicato su A&A lo studio: “The HADES RV Programme with HARPS-N@TNG VIII. Gl15A: A multiple wide planetary system sculpted by binary interaction” di M. Pinamonti (INAF-OATo)

Nella nostra Galassia, una frazione piuttosto alta di stelle fa parte di sistemi binari. Ad esempio, lo studio di Duquennoy & Mayor del 1991 indica una frazione del 57% di stelle di tipo solare in sistemi binari, mentre una frazione leggermente minore è attesa per le stelle di massa più piccola. Molti sistemi binari composti da stelle di pre-sequenza sono

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Alla ricerca di oggetti compatti nel resto di supernova di Keplero. Pubblicato su ApJ: “No Surviving Companion in Kepler’s Supernova” di P. Ruiz-Lapuente (Instituto de Física Fundamental, Madrid)

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)   In cosmologia, le supernovae di tipo Ia sono estremamente importanti in quanto permettono di misurare con accuratezza le distanze delle galassie che le ospitano. A differenza delle supernovae a collasso nucleare, quelle di tipo Ia non sono dovute al collasso del nucleo di stelle molto massicce al termine della loro evoluzione, ma

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