Due gioviani caldi con un’atmosfera ricca d’acqua. Lo studio: “The GAPS Programme at TNG LXVII. Detection of water and preliminary characterisation of the atmospheres of the two hot Jupiters KELT-8 b and KELT-23 Ab” di M. Basilicata (Università di Tor Vergata) pubblicato su A&A)

Osservazioni realizzate con il Telescopio Nazionale Galileo di due esopianeti appartenenti alla classe dei gioviani caldi rivelano un’atmosfera ricca di acqua, nonostante le temperature elevate.   L’acqua è un’ingrediente essenziale per la vita come la conosciamo. Questo non soltanto perché la beviamo, ma perché è un solvente eccezionale per i processi chimici che stanno alla base della vita sulla Terra. Non stupisce, quindi,

» Read more

L’esistenza di un sub-nettuniano “dinamicamente caldo” attorno alla stella BD+00 444 verificata da HARPS-N.

Un risultato intrigante, ottenuto grazie alla campagna osservativa realizzata con il satellite Kepler della NASA, è che i pianeti transitanti più comuni sono pianeti piccoli (con un raggio inferiore a 4 raggi terrestri) e con un periodo orbitale breve (inferiore a 100 giorni). In particolare, i pianeti più frequenti appartengono alle classi dei sub-nettuniani e delle super-Terre, due categorie assenti

» Read more

Da gioviano a mini-nettuniano. L’evoluzione di TOI-1430 b descritta nello studio: “The GAPS Programme at TNG. LXV. Precise density measurement of TOI-1430 b, a young planet with an evaporating atmosphere” di D. Nardiello (UniPD, INAF-OAPD)

Gli esopianeti giovani, ovvero quelli che orbitano attorno a stelle con un’età massima di qualche centinaio di milioni di anni, rappresentano oggetti di grande interesse scientifico per lo studio della formazione planetaria e dei processi che influenzano l’evoluzione iniziale dei pianeti. Tuttavia, l’intensa attività magnetica delle stelle giovani genera segnali che possono nascondere o confondere quelli riconducibili alla presenza di

» Read more

Pianeti sub-nettuniani e fotoevaporazione per la stella BD+40 2790. Lo studio: “The GAPS Programme at TNG. LIX: A characterisation study of the ∼300 Myr old multi-planetary system orbiting the star BD+40 2790 (TOI-2076)” di M. Damasso (INAF – OATo) pubblicato su A&A

Lo studio dei sistemi esoplanetari di stelle con un’età di poche centinaia di milioni di anni può insegnare molto sulle prime e cruciali fasi evolutive dei sistemi planetari. Processi come la migrazione planetaria, che porta i pianeti a modificare la loro distanza dalla stella centrale, la circolarizzazione delle orbite e la fotoevaporazione dei pianeti giocano un ruolo fondamentale nella determinazione

» Read more

Quattro pianeti (almeno) per due stelle. Lo studio: “The GAPS Programme at TNG. LIII. New insights on the peculiar XO-2 system” di A. Ruggieri (Università di Padova) pubblicato su A&A

Ogni appassionato di fantascienza, in particolare della saga di Star Wars, si è almeno una volta chiesto se pianeti che orbitano attorno a due stelle, come Tatooine, siano davvero possibili. In realtà, si tratta di una domanda molto interessante anche dal punto di vista astronomico. Nella nostra Galassia, infatti, si stima che almeno un terzo delle stelle di piccola massa

» Read more

TOI-4515 b, un “warm Jupiter” con un passato turbolento. L’articolo: “The GAPS programme at TNG L. TOI-4515 b: An eccentric warm Jupiter orbiting a 1.2 Gyr-old G-star” di I. Carleo (Instituto de Astrofísica de Canarias) pubblicato su A&A

Lo studio dei parametri orbitali di un esopianeta può rivelare molte informazioni sul suo passato. In particolare, in un’ellisse l’eccentricità si calcola come il rapporto tra la distanza tra i fuochi e il centro dell’orbita sul valore del semiasse maggiore. Questo parametro è pari a zero quando l’ellisse degenera in un cerchio, mentre è uguale a uno se degenera in

» Read more

Una tecnica per modellare le macchie fotosferiche nelle stelle attive. Lo studio: “The GAPS programme at TNG LII. Spot modeling of V1298 Tau using SpotCCF tool” di C. Di Maio (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

Il Sole è solito deliziare studiosi ed appassionati di osservazioni astronomiche con fenomeni di natura magnetica, come macchie solari e brillamenti. Si tratta di fenomeni certamente belli da vedere e fotografare, ma anche estremamente importanti da studiare e comprendere. Questo perché sono il risultato dell’interazione su larga scala tra il campo magnetico e il plasma solare. Inoltre, forniscono informazioni cruciali

» Read more

Sulla probabilità di avere sub-nettuniani in sistemi planetari con giganti gassosi. L’articolo: “The GAPS programme at TNG. XLVI. Deep search for low-mass planets in late-dwarf systems hosting cold Jupiters” di M. Pinamonti (INAF – OATo) pubbicato su A&A

I due giganti gassosi del Sistema Solare, Giove e Saturno, hanno svolto un ruolo di grande importanza nel determinare le proprietà e l’architettura finale della regione interna del nostro sistema planetario. Questo potrebbe rappresentare una regola piuttosto generale. La presenza di giganti gassosi, ad esempio, potrebbe ostacolare la migrazione di materiale nella regione interna di un sistema planetario in formazione

» Read more

Un sistema binario in via di sincronizzazione. Lo studio: “The GAPS programme at TNG. XLIII. A massive brown dwarf orbiting the active M dwarf TOI-5375” di J. Maldonado (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

Esiste un limite inferiore per la massa di una stella: negli oggetti con una massa inferiore a 0.07-0.08 masse solari, infatti, non è possibile avviare le reazioni termonucleari che alimentano le stelle di massa maggiore. Al di sotto di questa soglia, si entra nel dominio delle “nane brune“, oggetti con una massa troppo piccola per essere considerati stelle, ma allo

» Read more

Cinque specie molecolari individuate nell’atmosfera di WASP-69b. Lo studio: “The GAPS Programme at TNG. XXXVIII. Five molecules in the atmosphere of the warm giant planet WASP-69b detected at high spectral resolution” di G. Guilluy (INAF-OATo) pubblicato su A&A

Lo sviluppo avvenuto negli ultimi anni nella strumentazione, nelle conoscenze e nelle tecniche osservative nel campo della ricerca sugli esopianeti non solo ha permesso di identificare e confermare un gran numero di mondi orbitanti attorno ad altre stelle, ma anche di cominciare a comprendere la composizione chimica e le proprietà fisiche di alcuni esopianeti. Questi studi possono anche rivelare informazioni

» Read more
1 2 3