Lo sviluppo dei filtri per X-IFU e WFI di ATHENA presso i laboratori del nostro Osservatorio

L’astronomia ai raggi X esplora l’Universo alle alte energie. I raggi X infatti sono fotoni ad altissima energia, che vengono emessi da gas estremamente caldi (con temperature di milioni di gradi) o da processi che coinvolgono particelle con energie relativistiche. Alcune sorgenti astronomiche di raggi X sono i buchi neri con fenomeni di accrescimento, come ad esempio i buchi neri

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Analisi di osservazioni ai raggi X conferma l’accelerazione di particelle in SN 1006

Il nostro pianeta viene constantemente bombardato da particelle altamente energetiche (principalmente protoni), chiamate “raggi cosmici“. lo studio dei raggi cosmici è un argomento di grande interesse per vari campi della scienza, ad esempio per le conseguenze che possono avere su attrezzature ed astronauti nello spazio (dove la naturale protezione fornita dal campo magnetico terrestre è minore o nulla). Alcune di

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Finanziati sette progetti di ricerca guidati da ricercatori INAF – OAPA

Nel Febbraio del 2022, l’Istituto Nazionale di Astrofisica ha accolto le richieste di introdurre nuovi canali per finanziare progetti individuali e sostenere la ricerca di base portata avanti dai ricercatori dei vari istituti dell’ente. A questo scopo, è stato istituito il “Bando di Ricerca Fondamentale 2022“. Il bando prevedeva il finanziamento di progetti secondo le seguenti categorie: “Large Grants” biennali

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Compilato un catalogo delle stelle di pre-sequenza entro 4500 anni luce dal Sole

Dopo essersi formate, per alcuni milioni di anni (quanti? dipende dalla massa: maggiore è la massa di una stella, più rapida è la sua evoluzione) le stelle continuano a contrarsi sotto l’effetto della gravità, aumentando la loro temperatura e densità. Durante questa fase, nel loro nucleo ancora non si sono innescate le reazioni termonucleari che alimenteranno queste stelle durante il

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La presenza di una stella a neutroni al centro di SN1987A confermata da un nuovo studio

SN1987A, la supernova esplosa nella Grande Nube di Magellano (a circa 170 mila anni luce di distanza) il 23 Febbraio 1987, è un caso iconico nello studio delle supernove e dei resti di supernova. Si tratta, infatti, dell’unico caso in cui è stato possibile sia osservare l’esplosione con moderni telescopi, che monitorare continuamente lo sviluppo del resto di supernova e

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Dalle curve di luce TESS, un nuovo metodo per studiare l’attività stellare applicato a stelle con pianeti

La luminosità delle stelle non è costante nel tempo, ma varia con tempi scala che vanno dai minuti agli anni, in funzione dei fenomeni che inducono tale variabilità. Molti di questi fenomeni sono di origine magnetica, ossia prodotti dall’interazione tra campo magnetico e plasma nelle stelle. Alcuni esempi più importanti, osservati e studiati in dettaglio sul Sole, sono i brillamenti

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I pianeti di V1298 Tau stanno evaporando?

La ricerca di esopianeti attorno alle stelle giovani è di grande importanza per lo studio del processo di formazione planetaria e delle prime fasi evolutive dei pianeti. Il disco di gas e polveri da cui i pianeti si formano, infatti, ha una vita media di pochi milioni di anni, durante i quali i pianeti giovani interagiscono con il materiale in

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Raggi X e radiazione EUV influenza la chimica delle atmosfere degli esopianeti, e la stratificazione di molecole come acqua, CO, CO2, ed idrocarburi

Tra i 4903 esopianeti (fonte: https://exoplanets.nasa.gov/) scoperti e confermati finora (Gennaio 2022), alcuni orbitano a distanze molto ravvicinate dalla loro stella. In realtà, fu proprio il primo pianeta scoperto attorno ad una stella diversa dal Sole (51 Pegasi b, scoperto nel 1995) ad insegnarci che l’esistenza di pianeti in orbite così strette era possibile. 51 Pegasi b, infatti, orbita a soli

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Un recente modello idrodinamico 3D realizzato da astronomi INAF descrive le proprietà fondamentali dei resti di supernova prodotti da esplosioni di stelle LBV

Le stelle LBV (Luminous Blue Variable) sono stelle massicce, instabili, e caratterizzate da importanti perdite di massa, sia dovute ad intensi venti stellari che a sporadici eventi di espulsione di grandi quantità di gas. A causa della loro instabilità, le stelle LBV sono sorgenti variabili, con variazioni quasi-periodiche della loro luminosità dell’ordine di 0.5-2 magnitudini. Esempi tipici di stelle di

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