La Storia dell’ Osservatorio

(Testi tratti da: G. Foderà, I. Chinnici, L’Osservatorio Astronomico di Palermo, la storia, gli strumenti, Palermo, Flaccovio Editore, 1997)

 

Introduzione

Giuseppe Piazzi

La figura di Giuseppe Piazzi, fondatore dell’Osservatorio di Palermo, emerge nella storia siciliana del XVIII secolo come quella di un uomo singolarmente capace di approfittare di un felice momento di interesse nelle scienza e nella cultura per impiantare nell’isola una struttura scientifica in grado di dialogare e di competere con il resto del mondo e, pur tra alti e bassi, tra lo svanire ed il riaccendersi dell’attenzione, di mantenere, nel corso di due secoli, un profilo elevato.

 

Oggi l’Osservatorio, dopo più’ di mezzo secolo di virtuale abbandono, è una istituzione in rapida crescita, specializzata in vari aspetti dell’Astronomia Spaziale e dell’Astronomia a raggi X. Certamente i programmi e gli strumenti di ricerca sono ben lontani da quelli usati dal Padre Piazzi o dai suoi successori. Si può però trovare una continuità con il passato nella constatazione che, nel corso della sua storia, l’Osservatorio si e’ spesso dedicato a problematiche di punta, affrontate con strumentazione avanzata.

 

Cosi’ le ricerche astrometriche di Piazzi, condotte con il Gran Cerchio di Palermo, erano fondamentali al volgere del XVIII secolo, perché solo la sistematica esplorazione del cielo con strumenti di elevata precisione poteva fissare il sistema di riferimento necessario ad inoltrarsi nella conoscenza della natura tridimensionale dell’Universo e fissarne le scale fondamentali.

 

Cosi’ erano altrettanto fondamentali le ricerche condotte a Palermo da Tacchini a partire dall’unita’ d’Italia, quando il grande, per allora, telescopio di Merz e l’uso delle novelle tecniche spettroscopiche permisero di iniziare quello studio dei fenomeni fisici che avvengono negli astri da cui nasce la moderna Astrofisica. Gli strumenti di oggi sono invece telescopi lanciati al di la’ dell’atmosfera per affrontare su basi osservative lo studio degli aspetti e degli stati piu’ estremi della materia, dal Sole e dalle stelle a noi piu’ vicine, fino agli oggetti da noi piu’ remoti nello spazio e nel tempo.

 

Il legame principale dell’Osservatorio Astronomico di Palermo con la tradizione e’ però in realtà costituito dall’interesse negli Studi di Storia dell’Astronomia, interesse stimolato dalle collezioni archivistiche, bibliografiche e di strumenti scientifici che vi sono conservate, e sviluppatosi autonomamente nello studio dello sviluppo della scienza nel meridione d’Italia e dello sviluppo della strumentazione astronomica.