Un sub-nettuniano scoperto attorno la stella GJ 720 A. Lo studio: “HADES RV Programme with HARPS-N at TNG XIII. A sub-Neptune around the M dwarf GJ 720 A” di E. González-Álvarez (CSIC-INTA) pubblicato su A&A

Ad oggi, il 19.3% dei 4401 esopianeti confermati sono stati scoperti con la tecnica delle velocità radiali (fonte: https://exoplanets.nasa.gov/). Questa tecnica consiste nel misurare, grazie ad osservazioni spettroscopiche ripetute nel tempo, le periodiche oscillazioni della posizione delle stelle dovute alla presenza di un pianeta. Durante l’orbita del pianeta, infatti, non solo il pianeta, ma anche la stella ruota attorno al comune centro di massa. La tecnica permette proprio di misurare la componente radiale della velocità con cui la stella oscilla attorno al centro di massa comune stella-pianeta.

 

Una delle difficoltà maggiori nel misurare i segnali di velocità radiali dovute alla presenza di pianeti è legata all’attività magnetica delle stelle. Questa attività, infatti, produce fenomeni, come le macchie in fotosfera, che possono generare segnali simili a quelli dovuti alla presenza di un pianeta. Negli anni sono state sviluppate tecniche per discriminare i segnali di velocità radiale dovuti all’attività magnetica delle stelle da quelli dovuti a pianeti. Queste tecniche richiedono osservazioni spettroscopiche simultanee in diverse bande (ottiche ed infrarosse) o osservazioni sia spettroscopiche che fotometriche, queste ultime necessarie per derivare la curva di luce della stella, ossia la variazione temporale della luminosità della stella.

 

L’articolo: “HADES RV Programme with HARPS-N at TNG XIII. A sub-Neptune around the M dwarf GJ 720 A“, recentemente pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, descrive lo studio guidato dall’astronoma E. González-Álvarez (Centro de Astrobiología di Madrid) basato sulla ricerca ed analisi di segnali di velocità radiale presenti in osservazioni spettroscopiche della stella GJ 720 A. Le osservazioni sono state ottenute con lo spettrografo HARPS-N montato al Telescopio Nazionale Galileo come parte del progetto HADES (HArps-n red Dwarf Exoplanet Survey), mirato alla ricerca di esopianeti attorno stelle di classe spettrale M.  GJ 720 A è infatti una stella di classe spettrale M0.5V, distante 50.7 anni luce dal Sole, e facente parte di un sistema binario. Lo studio ha evidenziato la presenza di tre segnali periodici nelle osservazioni spettroscopiche. Grazie all’analisi di osservazioni fotometriche utilizzate per riprodurre la curva di luce della stella è stato possibile verificare che due dei tre segnali sono dovuti all’attività della stella: il primo, con un periodo di 35 giorni, è dovuto alla rotazione della stella, mentre il secondo, con un periodo di circa 100 giorni, è verosimilmente legato al ciclo vitale delle regioni magneticamente attive della stella. Il terzo segnale, con un periodo di 19.5 giorni, è invece dovuto alla presenza di un pianeta orbitante attorno la stella. Dalla stima della sua massa minima (13.6 masse terrestri), è stato possibile classificare il pianeta come un sub-nettuniano. Inoltre, il pianeta ha un’orbita circolare con un raggio di 0.12 Unità Astronomiche (UA, 1 UA è la distanza media tra Terra e Sole, pari a circa 150 milioni di km), il che lo pone all’interno della fascia di abitabilità della stella, ossia nella regione dove l’acqua può esistere sulla superficie del pianeta allo stato liquido. Allo studio hanno partecipato anche gli astronomi  A. Petralia, G. Micela, J. Maldonado, L. Affer e A. Maggio dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo.

 

La figura (cliccare qua per visualizzare l’immagine interamente) mostra un grafico della massa minima vs. periodo orbitale dei pianeti di tipo nettuniano e super-Terre scoperti tramite il metodo delle velocità radiali, compreso il pianeta GJ 720 Ab. Il colore codifica la classe spettrale della stella, andando da K0.5V (-2) a M7.0V (7).

 

Mario Giuseppe Guarcello  ( segui mguarce) ( youtube)

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