Pubblicato su A&A il catalogo dei candidati target della missione Plato: “The all-sky PLATO input catalogue” di M. Montalto (Unipd/INAF-OAPd)

Secondo i dati ufficiali rilasciati dalla NASA, ad oggi (1 Ottobre 2021) abbiamo scoperto e confermato 4525 esopianeti in 3357 sistemi esoplanetari. La maggiorparte di questi pianeti (più del 75%) è stato scoperto con il metodo dei transiti, mentre circa il 20% con il metodo delle velocità radiali. Con la prima tecnica, il pianeta viene scoperto quando transita di fronte alla propria stella nella nostra linea di vista. Ad ogni transito, il pianeta oscura leggermente la stella, provocando una piccola riduzione periodica della luminosità della stella. Dall’analisi del transito e della sua forma, è possibile anche ottenere informazioni sul pianeta (come le sue dimensioni rispetto a quelle della stella) e della sua orbita. Con la tecnica delle velocità radiali, invece, il pianeta viene identificato grazie alle oscillazioni periodiche della posizione della stella dovute alla mutua attrazione gravitazionale tra stella e pianeta. Questa tecnica permette anche di derivare il rapporto tra le masse di stella e pianeta. Entrambe le tecniche sono maggiormente sensibili a pianeti di grandi dimensioni in orbite ravvicinate attorno a stelle di piccola massa. Per questo motivo, solo 166 esopianeti confermati fino ad oggi sono pianeti di tipo terrestre.

 

La ricerca di esopianeti simili alla Terra è quindi una delle sfide più importanti per l’astrofisica moderna. In questo contesto, non ci si riferisce solamente a pianeti rocciosi dalle dimensioni simili a quelle della Terra, ma anche a pianeti che orbitano attorno alla propria stella a distanze tali da poter ospitare acqua allo stato liquido in superficie (la cosiddetta “fascia di abitabilità” della stella). Questa ricerca sarà l’obiettivo principale del satellite Plato, la terza missione di classe media inclusa nella Cosmic Vision dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il cui lancio è previsto nel 2026. Plato sarà dotato di 26 telescopi di 20 cm di diametro, ognuno capace di osservare un campo di vista di circa 40 gradi in diametro (per confronto, il diametro della Luna piena è circa mezzo grado), monitorando un gran numero di stelle vicine al Sole per ricercare pianeti di tipo terrestre con il metodo dei transiti.

 

Considerando tutti i 26 telescopi, Plato osserverà un campo di vista enorme, pari a circa 1037 gradi quadrati. Le osservazioni quindi conterranno una quantità di dati troppo grande per permettere un download continuo a Terra. Di conseguenza, i target più adatti per essere osservati con Plato dovranno essere selezionati prima delle osservazioni. Il catalogo di stelle candidate ad essere osservate con Plato (lo all-sky PLATO input catalogueasPIC1.1) è stato compilato dal team di ricercatori guidato da M. Montalto (Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”, Università di Padova/ INAF – Osservatorio Astronomico di Padova) , e presentato nell’articolo: “The all-sky PLATO input catalogue“, recentemente pubblicato su Astronomy and Astrophysics. Il catalogo contiene 2378177 stelle di classe spettrale FGK e 297362 di classe spettrale M, alla distanza media di circa 1400 anni luce per le stelle FGK e 482 anni luce per le stelle M. Il catalogo presenta per ogni stella le misure di posizione, moto proprio, parallasse e fotometria incluse nella seconda data release delle osservazioni del satellite Gaia dell’ESA, più ulteriori misure fotometriche ed i parametri stellari (massa, temperatura, raggio, ed estinzione) ottenute dalla fotometria. Da questo catalogo saranno quindi selezionati i campi e le stelle che saranno osservate da Plato nel corso della sua missione. Le astronome L. Prisinzano e S. Benatti (INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo), coinvolte nel progetto Plato, hanno collaborato alla compilazione del catalogo.

 

La figura (cliccare qui per visualizzare l’immagine interamente) mostra la distribuzione delle stelle del catalogo asPIC1.1 in coordinate galattiche (ossia con il piano galattico è situato al centro in corrispondenza dell’asse orizzontale), con evidenziati i due campi al momento selezionati per osservazioni profonde di Plato.

 

Mario Giuseppe Guarcello  ( segui mguarce) ( youtube)

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