Approvate le due campagne osservative 4MOST: “Stellar Clusters in 4MOST” e “4MOST Survey of Young Stars” (4SYS)

Il “4-metre Multi-Object Spectroscopic Telescope” (4MOST) è uno degli strumenti che segneranno il futuro prossimo dell’astronomia. Si tratta di uno spettrografo a multi-oggetto capace di osservare simultaneamente più di 2400 sorgenti distribuite su un campo di vista di 4 gradi quadrati. Questo è possibile grazie ad un complesso sistema di fibre ottiche che possono essere allocate in diversi punti del campo osservato, e che condurranno la radiazione di ogni singola sorgente a tre spettrografi, due a bassa risoluzione (R≈7000) ed uno ad alta risoluzione (R ~ 20000). Lo spettrografo sarà installato nel telescopio VISTA dell’European Southern Observatory, dotato di uno specchio ad ottica attiva di 4 metri. Il telescopio dovrebbe vedere la sua prima luce nel 2022.

 

L’ampio campo di vista e la capacità di realizzare spettroscopia multi-oggetto a media ed alta risoluzione rende 4MOST uno strumento perfetto per intensive campagne osservative che includono un gran numero di sorgenti disperse in vaste porzioni del cielo australe. Le possibili tematiche scientifiche coprono una vasta gamma di campi, che vanno dall’astrofisica stellare e galattica alla cosmologia. Inoltre, 4MOST fornirà importanti osservazioni complementari a missioni come Gaia, Euclid e eROSITA. Non sorprende, quindi, che quando il consorzio 4MOST ha rilasciato nel Novembre 2019 un bando per la preparazione di campagne osservative, la risposta da parte della comunità scientifica è stata immediata. Tra i vari programmi presentati in questa prima fase come “lettere di intenti”, molti sono stati selezionati per presentare il progetto dettagliato, e, tra questi, un numero ridotto di progetti ha infine superato la fase finale di selezione venendo approvati in maniera definitiva nel Dicembre 2021. Questi progetti costituiranno il 30% del programma osservativo per i primi 5 anni di attività di 4MOST, mentre il restante 70% sarà dedicato a 10 campagne osservative gestite dal consorzio.

 

Tra questi programmi, due vedono il coinvolgimento degli astronomi dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo. Il progetto “Stellar Clusters in 4MOST“, guidato da S. Lucatello dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, si propone di mappare le caratteristiche chimiche e dinamiche degli ammassi stellari, studiarne i processi di formazione e comprenderne l’interazione con le componenti galattiche. A questo scopo, verranno osservate 120000 stelle in bassa risoluzione e 90000 ad alta risoluzione, un campione che, analizzato in maniera omogenea, sarà 5 volte più grande di quelli attualmente esistenti. Il secondo progetto è “4MOST Survey of Young Stars“, guidato da G. Sacco, dell’INAF- Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Questo progetto prevede di osservare 100000 stelle giovani (ossia con un’età minore di 100 milioni di anni) distribuite entro 1600 anni luce dal Sole, con l’obiettivo di misurare le proprietà chimiche, cinematiche e l’età di queste stelle per tracciare l’evoluzione dinamica dei sistemi stellari giovani mentre si disperdono; quantificare il tasso di formazione stellare nella regione della Via Lattea vicina al Sole, e le disomogeneità chimiche su diverse scale spaziali; incrementare il numero di stelle giovani per gli studi di formazione dei pianeti; e migliorare i modelli che descrivono le prime fasi dell’evoluzione stellare. Gli astronomi dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo coinvolti in almeno uno dei due progetti sono Sara Bonito, Francesco Damiani, Ettore Flaccomio, Mario Giuseppe Guarcello, Giusi Micela e Loredana Prisinzano.

 

La figura (cliccare qui per visualizzare l’immagine interamente) mostra un rendering 3D di 4MOST.

 

Mario Giuseppe Guarcello  ( segui mguarce) ( youtube)

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