Sintesi di spettri di esopianeti irradiati esternamente ed effetti della radiazione UV/X. Lo studio: “Signatures of X-ray dominated chemistry in the spectra of exoplanetary atmospheres” di D. Locci (INAF – OAPA) pubblicato su PSJ

Una delle lezioni apprese in questi decenni di ricerca sugli esopianeti, specialmente considerando la diversità di esopianeti scoperti finora, è che molte loro proprietà dipendono dalle caratteristiche e dall’evoluzione della stella attorno alla quale orbitano. In particolare, la radiazione energetica emessa dalla stella nelle bande UV e raggi X può alterare in modo significativo le proprietà chimiche e fisiche dell’atmosfera

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La comunità scientifica italiana di Ariel in congresso a Palermo

Dal 16 al 18 Maggio 2023 si terrà a Palermo il congresso che riunisce la comunità scientifica italiana legata al progetto ARIEL.     ARIEL è una missione di classe M4 dell’Agenzia Spaziale Europea, con lancio previsto per il 2029, il cui scopo sarà la caratterizzazione di esopianeti noti attraverso osservazioni spettroscopiche sia nell’ottico che nell’infrarosso. Durante i quattro anni

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Le proprietà dei sistemi esoplanetari scolpiti dall’ambiente di formazione. Lo studio: “Exploring the link between star and planet formation with Ariel” di D. Turrini (INAF-IAPS) pubblicato da Experimental Astronomy

Ad oggi (Ottobre 2021, fonte https://exoplanets.nasa.gov/), il numero di esopianeti confermati (più di 4500) è tale da permettere non solo studi dedicati ai singoli pianeti ed ai loro sistemi, ma anche dettagliate analisi di popolazione. Queste sono indispensabili per comprendere il processo di formazione planetaria, l’evoluzione dei pianeti, la composizione chimica e le proprietà fisiche delle atmosfere esoplanetarie, e come tutto questo venga

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Macchie fotosferiche e transiti planetari. Lo studio: “Correcting the effect of stellar spots on ARIEL transmission spectra” di G. Cracchiolo (UNIPA, INAF-OAPA) pubblicato su MNRAS

Un “transito planetario” avviene quando osserviamo un pianeta attraversare il disco della propria stella. Durante un transito, quindi, il pianeta oscura una piccola porzione della stella, provocando una quasi impercettibile riduzione della luminosità osservata. Mentre nel Sistema Solare gli unici pianeti che possiamo osservare transitare davanti al Sole sono Mercurio e Venere, l’osservazione e l’analisi dei transiti è ad oggi uno

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L’intelligenza artificiale al servizio dell’astrofisica. Pubblicato su AJ “ExoGAN: Retrieving Exoplanetary Atmospheres Using Deep Convolutional Generative Adversarial Networks” di T. Zingales (UCL, INAF – OAPA)

In questi anni lo studio degli esopianeti è evoluto dall’identificazione delle stelle con sistemi esoplanetari attraverso il metodo dei transiti e delle velocità radiali (metodi che permettono anche una prima determinazione delle loro proprietà fisiche quali massa, dimensioni e densità), alla caratterizzazione delle loro atmosfere grazie a strumenti disponibili oggi come WFC3 a bordo dell’Hubble Space Telescope. Durante i transiti,

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La missione ARIEL selezionata come prossima missione di classe media dallo Space Programme Committee dell’Agenzia Spaziale Europea

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)     Negli ultimi anni la famiglia di stelle con sistemi esoplanetari è cresciuta vertiginosamente grazie a missioni come Kepler, CoRoT, e strumenti come HARPS-N al Telescopio Nazionale Galileo, dedicati all’identificazione di esopianeti tramite il metodo dei transiti e delle velocità radiali. Questi studi hanno rivoluzionato la nostra conoscenza sugli esopianeti, hanno permesso

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