Il resto di supernova SN 1987A osservata dal James Webb Space Telescope.

Il James Webb Space Telescope, il supertelescopio della NASA/ESA/CSA, ha puntato il suo sguardo verso il resto di supernova SN 1987A, rivelandone la struttura con un livello di dettaglio mai raggiunto prima d’ora.   Circa 400 anni dopo la supernova di Keplero, esplosa nel 1604, i cieli dell’emisfero australe ospitarono un’altra supernova relativamente vicina a noi. Si tratta di SN

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SN1987A ai raggi X: onde d’urto, materiale circumstellare e produzione di ossigeno descritti in due articoli recenti

Analisi delle osservazioni ai raggi X del resto di supernova SN1987A, ottenute dal satellite XMM-Newton, forniscono nuovi dettagli sull’interazione tra l’onda d’urto generata dalla supernova e il materiale circumstellare, nonché sull’abbondanza di ossigeno presente nel resto di supernova.   Il resto di supernova SN1987A è senza dubbio uno degli oggetti più iconici per lo studio delle supernove, dei loro resti

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L’accelerazione di raggi cosmici nei resti di supernova dipende dall’interazione con il mezzo circumstellare. L’articolo: “Time evolution of the synchrotron X-ray emission in Kepler’s SNR: the effects of turbulence and shock velocity” di V. Sapienza (UNIPA/INAF-OAPA) pubblicato su ApJ

Il ruolo dei resti di supernova (nubi in espansione prodotte dalle supernove) nell’accelerazione dei raggi cosmici (particelle ad altissima energia presenti in diversi ambienti astrofisici) è noto sin dal 1995. La scoperta, realizzata da astronomi dell’Università di Kyoto, fu resa possibile dall’aver identificato la presenza di emissione non termica ai raggi X nel resto di supernova SN 1006. I raggi

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Frammenti estremamente veloci ed emissione di raggi X nel resto di supernova SN1006. L’articolo: “Indication of a fast ejecta fragment in the atomic cloud interacting with the southwestern limb of SN 1006” di R. Giuffrida (UNIPA/INAF) pubblicato su A&A

I resti di supernova, ovvero le nebulose in rapida espansione create dalle esplosioni di supernova, possono costituire intense sorgenti di radiazioni ad alta energia, in particolare raggi X. Tale radiazione può manifestarsi in due forme: termica e non termica. La radiazione termica deriva da materiale denso ed è strettamente correlata alla temperatura del materiale. Per emettere radiazione termica ai raggi

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Il campo magnetico di SN1987 A rivelato da osservazioni radio. Lo studio: “Polarized radio emission unveils the structure of the pre-supernova circumstellar magnetic field and the radio emission in SN1987A” di O. Petruk (INAF-OAPA) pubblicato su A&A

Certamente il resto di supernova che più ci ha insegnato su questi oggetti e gli eventi da cui si formano è SN1987A. Generato da una supernova esplosa nella Grande Nube di Magellano la notte del 23 Febbraio 1987, è l’unico caso in cui abbiamo osservazioni della stella progenitrice, dell’esplosione di supernova, ed in cui l’evoluzione del resto di supernova è

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La dinamica dell’onda d’urto inversa nel resto di supernova Cas A rivela le proprietà della stella progenitrice. Lo studio: “Evidence for past interaction with an asymmetric circumstellar shell in the young SNR Cassiopeia A” di S. Orlando (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

Uno degli aspetti più affascinanti dei resti di supernova (nebulose in rapida espansione prodotte dall’esplosione di stelle di grande massa) è che dallo studio delle loro proprietà è possibile comprendere i processi fisici avvenuti durante l’esplosione di supernova e le proprietà della stella esplosa. Per questo scopo, sono di grande interesse le proprietà chimico-fisiche degli ejecta (ossia i frammenti di

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I resti di supernova come acceleratori di particelle. L’articolo: “The supernova remnant SN 1006 as a Galactic particle accelerator” di R. Giuffrida (UniPA/INAF-OAPA) pubblicato su Nature Communication

Il nostro pianeta viene constantemente bombardato da particelle altamente energetiche (principalmente protoni), chiamate “raggi cosmici“. lo studio dei raggi cosmici è un argomento di grande interesse per vari campi della scienza, ad esempio per le conseguenze che possono avere su attrezzature ed astronauti nello spazio (dove la naturale protezione fornita dal campo magnetico terrestre è minore o nulla). Alcune di

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Jet lanciati durante le esplosioni di supernova. L’articolo: “X-ray emitting structures in the Vela SNR: ejecta anisotropies and progenitor stellar wind residuals” di V. Sapienza (UNIPA/OAPA) pubblicato su A&A

I resti di supernova, ossia le nebulose in rapida espansione formate dalle esplosioni di supernova, presentano tipicamente una morfologia asimmetrica. Questo è spesso dovuto all’interazione tra l’onda d’urto in espansione ed il mezzo circostante, e, soprattutto quando sono state generate da esplosioni di supernova a collasso del nucleo (ossia innescate dal collasso gravitazionale del nucleo di una stella di grande

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Interazione tra resti di supernova e nubi molecolari. L’articolo: “Modeling the mixed-morphology supernova remnant IC 443. Origin of its complex morphology and X-ray emission” di S. Ustamujic (INAF-OAPA) accettato su A&A

I resti di supernova sono nebulose in rapida espansione prodotte dalle esplosioni di supernova, spesso caratterizzate da una morfologia complessa conseguenza dell’interazione con il mezzo ambiente. Questi oggetti sono sorgenti di radiazione in varie bande dello spettro elettromagnetico. Questo è dovuto alla varietà di fenomeni che caratterizzano i resti di supernova, ed alle diverse condizioni fisiche (come temperatura e densità)

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La morfologia del resto di supernova ricco di ossigeno N132D. Lo studio: “Three-dimensional Kinematic Reconstruction of the Optically Emitting, High-velocity, Oxygen-rich Ejecta of Supernova Remnant N132D” di C. J. Law (CfA) pubblicato su ApJ

Le supernove sono quasi unicamente osservate in galassie lontane, a distanze tali da non poter risolvere spazialmente i materiali espulsi e la loro interazione con il mezzo inter- e circumstellare. Con la sola eccezione di SN 1987 A, nella Via Lattea e nelle galassie vicine (principalmente le Nubi di Magellano) non abbiamo osservato in tempi recenti esplosioni di supernova, ma

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