Macchie e facole in V1298 Tau. L’articolo: “Spot Modeling through Multiband Photometry Analysis of V1298 Tau” di A. Biagini (INAF-OAPA/UNIPA) pubblicato su A&A

La maggior parte delle stelle si comporta come enormi dinamo, producendo intensi campi magnetici al loro interno. Questi campi magnetici interagiscono con il plasma che costituisce l’interno e l’atmosfera delle stelle, in un continuo braccio di ferro, in cui la forza prevalente domina la dinamica. Nella regione esterna delle stelle, dalla fotosfera alla corona, la pressione esercitata dal gas è meno intensa di quella esercitata dalla forza magnetica. Questo fenomeno è alla base di una serie di processi variabili nel tempo, noti come “attività magnetica”, che includono, ad esempio, macchie fotosferiche, brillamenti e facole.
Il Sole è l’unica stella in cui i fenomeni magnetici possono essere osservati con grande dettaglio spaziale. Per le altre stelle, è necessario analizzare serie temporali di osservazioni in varie bande e sfruttare le conoscenze acquisite dallo studio del Sole. Questi studi sono importanti per diversi motivi. Permettono, ad esempio, di comprendere come l’attività magnetica delle stelle cambi in funzione delle loro proprietà e nel corso della loro evoluzione. Inoltre, fenomeni magnetici come le macchie fotosferiche hanno un impatto rilevante sulla ricerca e caratterizzazione degli esopianeti attorno alle stelle, poiché possono interferire con i segnali dovuti alla presenza di pianeti o con le osservazioni necessarie per analizzare le atmosfere esoplanetarie. Questo è particolarmente rilevante per le stelle giovani e rapidamente rotanti, caratterizzate da un’intensa attività magnetica.
Per determinare le proprietà fisiche delle macchie e facole (regioni rispettivamente più fredde e più calde della fotosfera stellare causate dall’attività magnetica) in una stella giovane, il team di ricercatori guidato dall’astrofisico A. Biagini (INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo e Università degli Studi di Palermo) ha analizzato una serie di osservazioni in banda ottica della stella V1298 Tau. Si tratta di una stella di 1.1 masse solari, con un’età di 23 milioni di anni, situata a soli 360 anni luce da noi. V1298 Tau è una delle poche stelle con un’età inferiore a 30 milioni di anni attorno alla quale sono stati identificati pianeti.
Le osservazioni analizzate dal team sono state raccolte in quattro epoche diverse tra il 2021 e il 2022, utilizzando il telescopio Ritchey-Chretien dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti. L’analisi della variabilità dell’emissione stellare in queste bande ha permesso di modellare la presenza di macchie e facole nella fotosfera di V1298 Tau. I sistemi di macchie e facole sono sempre per lo più polari, e, mediando il contributo di macchie e facole, le temperature medie delle regioni attive durante le osservazioni variavano tra i 3900 e i 4800 gradi K, da confrontare con la temperatura efficace della stella pari a 4970 gradi K. Lo studio, a cui hanno partecipato anche gli astronomi A. Petralia, C. di Maio e G. Micela dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo, è descritto nell’articolo “Spot Modeling through Multiband Photometry Analysis of V1298 Tau”, recentemente pubblicato su Astronomy & Astrophysics.
L’immagine di copertina (cliccare qui per visualizzarla interamente) mostra la visione polare delle regioni attive (considerando macchie e facole) di V1298 come ricostruite usando i dati delle osservazioni fotometriche in multibanda raccolte il 23 Febbraio.
Mario Giuseppe Guarcello
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