Presentazione tesi in stanza virtuale: Giuffrida, La Mantia, Tripodo, giorno 12 Ottobre ore 16:00

indirizzo google meet : https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Speaker: Giuffrida

Titolo:  Accelerazione di raggi cosmici in SN 1006

Abstract:

Si pensa che i resti di supernova (SNR) possano essere i principali acceleratori galattici di raggi cosmici fino ad energie dell’ordine del PeV, in quanto gli SNR sono le uniche sorgenti in grado di fornire l’energia necessaria per la produzione di tali particelle. In particolare il diffusive shock acceleration è il principale processo che permette di spiegare l’accelerazione di raggi cosmici fino ad energie di 3 PeV. Obiettivo di questo lavoro di tesi è verificare che lo shock del resto di supernova SN 1006, in alcune zone del fronte, perde energia nel processo di accelerazione di raggi cosmici adronici. A tal fine ho misurato l’effetto di questa perdita di energia sulla dinamica del materiale pre-shock e post-shock (shock modification). In particolare, un’efficiente accelerazione adronica è prevista modificare il rapporto di compressione, portandolo a valori superiori del canonico fattore 4 trovato dalle relazioni di Rankine-Hougoniot per shock adiabatici. Mediante osservazioni ottenute dal telescopio Chandra, grazie alla sua alta risoluzione angolare, ho selezionato 11 regioni sufficientemente sottili tra la discontinuità di contatto e lo shock, al fine di studiare l’emissione termica da mezzo interstellare post-shock. I risultati ottenuti mostrano che il rapporto di compressione risulta modificato a causa di accelerazione di particelle e quindi che lo shock di SN 1006 sta perdendo una frazione significativa della sua energia nell’accelerazione di adroni.

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Speaker: La Mantia

Titolo:  Statistical analysis of spurious signals measured during the LISA Pathfinder mission, the ESA precursor to a gravitational wave observatory.

Abstract:

In questi ultimi anni l’analisi dei fenomeni che avvengono nell’Universo si è arricchita grazie alla misura di segnali gravitazionali (in particolare di onde gravitazionali) da parte degli interferometri LIGO e VIRGO. Per ampliare il range di fenomeni rilevabili attraverso la misura di onde gravitazionali è in sviluppo la missione LISA (Laser Interferometer Space Antenna), un rilevatore di onde gravitazionali dallo spazio il cui lancio è previsto per il 2034.
Per testare il pacchetto tecnologico di LISA e valutare la qualità del moto geodetico tra due masse test in caduta libera è stata lanciata in orbita il 03 Dicembre 2015 LISA Pathfinder (LPF), una missione dell’ESA, in collaborazione con NASA.

L’analisi delle misure di quest’ultima è il centro dello studio di questa tesi. In particolare, durante le fasi di analisi dati, sono stati trovati dei segnali spuri di natura sconosciuta. Sono stati analizzati i suddetti segnali in modo tale da consolidare la statistica degli stessi e, tramite l’utilizzo del filtro ottimo di Wiener, è stato possibile trovare due nuovi segnali in una delle serie temporali analizzate.

Successivamente ci si è chiesti se questi potessero essere riconducibili a cascate di eventi, quindi a un sistema Self Organized Criticality, attraverso l’analisi delle survival function degli impulsi.

Per studiare ciò, attraverso la stima bayesiana è stato ricavato il miglior parametro della legge di potenza per cinque classi differenti di segnali e valutato tramite un test di Kolmogorov-Smirnov. L’analisi ha portato alla conclusione che la classe dei glitch che si adattano al modello a delta di Dirac hanno un comportamento molto simile ad una legge di potenza col parametro trovato, mentre le altre, si adattano

solo entro un certo range di impulsi.


Speaker: Tripodo

titolo: Studio di atmosfere esoplanetarie con spettri ad alta risoluzione: il caso di Kelt-9b

Abstract:

Nella tesi viene affrontato lo studio dell’atmosfera di Kelt-9b, l’esopianeta più caldo ad oggi conosciuto. Vengono analizzati 225 spettri misurati con HARPS-N e relativi a quattro transiti del pianeta stesso.
Il lavoro di tesi ha permesso di individuare la presenza di idrogeno nell’atmosfera del pianeta, determinare l’angolo di inclinazione spin-orbita e calcolare la dimensione dell’atmosfera. Dall’analisi effettuata si suppone anche che il pianeta è vicino all’evaporazione e che sono presenti venti atmosferici.