Pubblicato su A&A lo studio: “XMM-Newton imaging of V1818 Orionis: a young stellar group on the eastern edge of the κ Ori ring” di I. Pillitteri (INAF-OAPA)

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)

 

 

La Nebulosa di Orione è probabilmente il miglior laboratorio a disposizione degli astronomi per lo studio del processo di formazione stellare. Negli ultimi milioni di anni, infatti, questa vasta regione ha formato migliaia di stelle in un ampio spettro di massa ed in vari episodi diversi tra loro: dalla formazione isolata di stelle di piccola massa alla formazione di ammassi con stelle molto massive; da formazione stellare per collasso gravitazionale spontaneo della nube progenitrice, a casi di formazione stellare indotta dalle stelle massive vicine; da ambienti inerti dove stelle e pianeti possono formarsi ed evolvere indisturbati, a regioni con un forte feedback ambientale sul processo di formazione stellare e planetaria. Grazie a questo ed alla sua distanza dal Sole di poche centinaia di anni luce (la più vicina regione di formazione stellare con caratteristiche simili), la regione di Orione è sicuramente una delle più studiate del nostro cielo.

 

Lo studio “XMM-Newton imaging of V1818 Orionis: a young stellar group on the eastern edge of the κ Ori ring” di Ignazio Pillitteri (INAF- Osservatorio Astronomico di Palermo), ha analizzato la regione attorno la stella V1818 Ori (una stella Herbig Be). Tramite l’analisi di nuove osservazioni ai raggi X (ottenute da XMM/Newton) e dati di archivio nell’infrarosso (2MASS e WISE), gli autori hanno identificato 31 nuove stelle di pre-sequenza formate in questa regione e disposte attorno V1818 Ori. Questo gruppo di stelle giovani, assieme ad altre studiate in precedenza da Pillitteri e collaboratori, formano una struttura pressappoco circolare centrata attorno alla stella massiccia Kappa Ori (Saiph nella costellazione di Orione).

 

Tali strutture sono facilmente trovate in nebulose che ospitano stelle massive essendo modellate dal loro vento stellare e radiazione energetica (principalmente UV), e possono essere un segno di formazione stellare indotta. In questo studio, il processo di formazione stellare attorno a Kappa Ori (di cui il gruppo di V1818 Ori è parte) è datato tra i 3 ed i 5 milioni di anni fa, e la distanza di queste stelle (stimate confrontando le luminosità ai raggi X di queste stelle con quelle di altri membri noti della Nebulosa di Orione) è stimata tra i 815 e i 915 anni luce, poste quindi tra noi e la regione Sud della Nebulosa di Orione (chiamata Orion A, con una distanza stimata di 1250-1400 anni luce). Questo studio dimostra l’efficacia delle osservazioni in banda X oltre che per scoprire stelle giovani anche per misurare distanze relative tra gruppi differenti di stelle tramite il confronto della distribuzione delle loro luminosita` in banda X.

 

L’immagine in figura (link) mostra la regione attorno V1818 Ori (al centro), ottenuta componendo un’immagine ottica (in blu), infrarossa a 12μm (verde) e 22μm (rossa). Le piccole regioni delimitate in bianco corrispondono alle osservazioni XMM studiate da Pillitteri et al. (2016) and Pillitteri et al. (2013).