Pubblicato lo studio: “The early B-type star Rho Oph A is an X-ray lighthouse” di I. Pillitteri

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)

 

 

Le stelle possono essere enormi magneti. In particolare, stelle come il Sole riescono a produrre un intenso campo magnetico nella regione di separazione tra la regione radiativa, piu’ in profondita’, e quella convettiva, piu’ superficiale, chiamata “tachocline”. Il campo magnetico prodotto da una stella e’ necessario per la formazione della corona, dove il plasma e’ confinato e riscaldato fino a vari milioni di gradi. A queste temperatura, il plasma emette principalmente ai raggi X e UV.

 

Stelle di grande massa sono completamente radiative nel loro interno. Di conseguenza, non ci si aspetta di osservare campi magnetici o emissione coronale da queste stelle. Come capita spesso, pero’, la natura ammette eccezioni alle proprie regole… eccezioni di enorme interesse per gli scienziati.

 

Una di queste eccezioni e’ costituita dalle stelle B magnetiche. Le stelle B hanno una massa compresa tra le 2 e 16 masse solari, ed essendo completamente radiative non producono un campo magnetico. Cio’ nonostante, alcune rare stelle B, chiamate “magnetiche”, hanno un intenso campo magnetico ed un’emissione di raggi X proveniente da un’attivita’ simile a quella coronale osservata nel Sole, come i brillamenti coronali.

 

In questo contesto si inserisce lo studio “The early B-type star Rho Oph A is an X-ray lighthouse” dell’astronomo dell’Osservatorio Astronomico di Palermo Ignazio Pillitteri. L’autore di questo studio ha analizzato osservazioni in banda X della stella B2 (8-9 masse solari) Rho Oph A, osservando un’inconsueta attivita’ ai raggi X, con un lungo ed intenso brillamento. Nell’articolo, recentemente pubblicato su Astronomy & Astrophysics, e’ dimostrato che questo brillamento sia del tutto simile a quelli osservati nel sole, dove il campo magnetico intrappola e riscalda il plasma in archi chiamati appunto “archi coronali”. Nel caso del brillamento osservato su rho Oph A, il plasma e’ riscaldato oltre 60 milioni di gradi da un campo magnetico di circa 300 G (il campo magnetico solare ha un’intensita’ media di 1 G), in un arco lungo circa il 25%, 30% il raggio della stella.

 

In figura (link): la variabilita’ osservata ai raggi X di Rho Oph A.