SpotCCF, una nuova tecnica per trovare e studiare macchie fotosferiche nelle stelle attive.

Il Sole è solito deliziare studiosi ed appassionati di osservazioni astronomiche con fenomeni di natura magnetica, come macchie solari e brillamenti. Si tratta di fenomeni certamente belli da vedere e fotografare, ma anche estremamente importanti da studiare e comprendere. Questo perché sono il risultato dell’interazione su larga scala tra il campo magnetico e il plasma solare. Inoltre, forniscono informazioni cruciali

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Quasi 6000 sorgenti di raggi X nel superammasso stellare Westerlund 1 rivelati dal progetto EWOCS

Gli ammassi stellari sono oggetti di grande interesse nello studio di vari aspetti dell’evoluzione stellare e, nel caso degli ammassi più giovani, per la ricerca sui prodotti del processo di formazione stellare e planetaria. La nostra Galassia ospita una ricca popolazione di ammassi stellari giovani, i quali tipicamente presentano una massa di alcune centinaia di masse solari. Nell’intorno solare, ad

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Stelle giovani in ambienti massicci. Pubblicati i risultati della “Chandra Cygnus OB2 Legacy Survey”

Nella Via Lattea oggi, la formazione stellare avviene tipicamente in ambienti stellari di piccola massa. Infatti, gli ammassi stellari giovani (ossia con meno di 10 milioni di anni) che conosciamo nella Via Lattea, che si formano dal collasso e dalla frammentazione delle nebulose, hanno tipicamente una massa di alcune centinaia di volte quella del Sole. Tuttavia, esistono anche regioni di

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Due cicli, due progetti. Gli astronomi di INAF-OAPA esplorano la formazione stellare in ambienti estremi grazie a JWST

La formazione di stelle e pianeti rappresenta il risultato di un complesso processo fisico in cui diversi fattori e protagonisti entrano in gioco: la nube che collassa a causa della sua stessa gravità, le turbolenze e gli effetti magnetici presenti al suo interno, l’evoluzione degli ammassi stellari formati all’interno di tali nubi, le interazioni tra le giovani stelle in questi

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Morfologia, dinamica e formazione stellare nella Nebulosa Cono e NGC2264

Ci sono diverse questioni ancora aperte riguardo al processo di formazione stellare. Ad esempio, sappiamo che le stelle si formano dalla contrazione gravitazionale di nubi di gas e polveri, chiamate nubi molecolari poiché principalmente composte da molecole di idrogeno molecolare, e che il processo di formazione stellare avviene principalmente in lunghi filamenti, osservati, ad esempio, dal satellite Herschel. Tuttavia, non

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Da osservazioni ATCA, derivate le proprietà del campo magnetico di SN1987A attuali e prima dell’esplosione.

Certamente il resto di supernova che più ci ha insegnato su questi oggetti e gli eventi da cui si formano è SN1987A. Generato da una supernova esplosa nella Grande Nube di Magellano la notte del 23 Febbraio 1987, è l’unico caso in cui abbiamo osservazioni della stella progenitrice, dell’esplosione di supernova, ed in cui l’evoluzione del resto di supernova è

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Due brillamenti stellari in DS Tuc A potrebbero aver intensificato l’evaporazione dell’atmosfera di un pianeta vicino

I brillamenti sono i fenomeni magnetici più energetici che possiamo osservare nelle stelle. Essi scaturiscono da una serie di fenomeni innescati da un repentino rilascio di energia da parte del campo magnetico stellare, e culminano con la creazione di arcate magnetiche riempite di plasma a milioni di gradi, brillante ai raggi X. Queste strutture magnetiche possono talvolta rilasciare grandi quantità

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