[COMUNICATO STAMPA] Un “termometro stellare” basato sull’Intelligenza Artificiale

Una collaborazione tra l’Inaf e l’Università di Palermo ha ottenuto nuovi risultati sull’evoluzione delle stelle giovani e dei meccanismi alla base della formazione stellare nella nostra galassia. Il metodo impiegato, sviluppato da un team interdisciplinare di astrofisici e statistici, si basa su una rete neurale. Lo studio è pubblicato su Plos One Determinare l’età delle stelle giovani – oggetti celesti

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Sei pianeti altamente irradiati attorno ad una stella con un ciclo ai raggi X. L’articolo: “Long-term X-ray variability of the multiple-planet host L 98-59: Hints of an activity cycle” di I. Pillitteri (INAF-OAPA) pubblicato su A&A

Una stella con sei pianeti di tipo terrestre e un’intensa emissione ai raggi X, che mostra una ciclicità di circa due anni e potrebbe avere un impatto significativo sulle proprietà dei pianeti e delle loro atmosfere.   L’attività magnetica di una stella si manifesta attraverso una serie di fenomeni ad alta energia che producono radiazione nei raggi X e UV. Lo

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Plasma ad alta temperatura nelle stelle solari e di piccola massa. L’articolo: “Empirical prediction of plasma emission measure distributions and X-EUV spectra of late-type stars” di A. Maggio (INAF-OAPA) pubblicato su The Astrophysical Journal

Misurata la quantità di plasma tra 10000 e 30 milioni di gradi, responsabile dell’emissione di raggi UV estremi e raggi X a bassa energia, in un campione di stelle di tipo solare e a bassa massa.   Le stelle di tipo solare (classi spettrali F, G, o K) e quelle di piccola massa (classe spettrale M) ospitano nella loro atmosfera

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Un modello tridimensionale sintetizza l’emissione di raggi X dalla nova imminente T Coronae Borealis. Lo studio: “Predicting the X-ray signatures of the imminent T Coronae Borealis outburst through 3D hydrodynamic modeling” di S. Orlando (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

Una nuova stella potrebbe accendersi nel nostro cielo il prossimo anno, diventando visibile anche ad occhio nudo. Si tratta di T Coronae Borealis, una nova ricorrente che si trova a poco meno di 3000 anni luce di distanza tra noi.    Una nova è un sistema caratterizzato da esplosioni periodiche accompagnate da improvvisi aumenti di luminosità. Si tratta di sistemi

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Berkeley 59: un ammasso stellare in espansione descritto nello studio: “Internal dynamics and structure of Cepheus OB4. The asymmetric expansion of Berkeley 59” di B. Wiesneth (Universität Leipzig/Universidade de Lisboa)

Berkeley 59 è un ammasso stellare giovane, che sta attraversando una rapida espansione fortemente asimmetrica.   Le stelle si formano tipicamente in gruppi o ammassi stellari che contengono da centinaia a migliaia di membri. All’interno di questi ammassi, le stelle non sono immobili, ma si muovono seguendo traiettorie determinate dalla gravità complessiva del sistema (ossia dal potenziale gravitazionale dell’ammasso) e

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Dalla Gaia-ESO Survey, un’analisi della rotazione nelle stelle B in 8 ammassi stellari del complesso della Carena presentata in “The Gaia-ESO Survey: projected rotational velocities of B stars in the Carina Nebula” di W Santos (Observatorio Nacional MCTI, Brazil)

Grazie alla campagna osservativa Gaia-ESO Survey, misurata la velocità di rotazione in 330 stelle di classe spettrale B in otto ammassi stellari nel complesso della Carena.   Le stelle ruotano su se stesse. Alcune, come ad esempio le stelle giovani, ruotano molto rapidamente, con periodi di rotazione anche di uno o due giorni. In altri casi, come per le giganti

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[NOTA STAMPA] Oggetto vagabondo cresce a ritmo record

Non è una stella, ma neppure un pianeta. Si tratta di un giovane oggetto celeste, misterioso e affascinante, che ha recentemente mostrato un comportamento straordinario, mai osservato prima in un oggetto della sua massa. Il suo nome è Cha1107-7626 e la sua scoperta segna una nuova tappa nell’esplorazione dell’universo.   Un team internazionale di ricercatori, coordinato da Víctor Almendros Abad

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Climatologia estrema su un gioviano Caldo. L’articolo: “The GAPS Programme at TNG. LXIX.The Dayside of WASP-76b revealed by GIANO-B, HARPS-N and ESPRESSO: Evidence for Three-Dimensional Atmospheric Effects” di G. Guilluy (INAF – OATo) pubblicato su A&A

Climatologia planetaria in condizioni estreme grazie alle osservazioni GIANO-B, HARPS-N ed ESPRESSO del gioviano caldo WASP-76b   Tra i 6007 esopianeti confermati finora (22/09/2025) esiste una classe di pianeti assente nel Sistema Solare, ma fondamentale per studiare la fisica delle atmosfere planetarie in condizioni estreme:: i Gioviani ultra-caldi. Si tratta di giganti gassosi in orbite molto ravvicinate alla propria stella,

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Il resto di supernova Puppis A è un complesso acceleratore di particelle. Lo studio: “Evidence for protons accelerated and escaped from the Puppis A region using Fermi-LAT observations” di R. Giuffrida (INAF-OAPA/UNIPA/Université de Paris) pubblicato su A&A

Il resto di supernova Puppis A si rivela un efficiente acceleratore di particelle, attraverso meccanismi diversi nelle varie regioni del resto   Durante il 15º episodio della quarta stagione della serie fantascientifica Battlestar Galactica, l’automa Cavil si lamenta di non poter osservare l’Universo nei raggi X e gamma, essendo limitato, come gli esseri umani, alla sola banda del visibile. Se

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Nane brune e stelle di piccola massa nella regione di formazione stellare Corona Australis. Lo studio “The substellar population in Corona Australis” di K. Muzic (Universidade de Lisboa) pubblicato su A&A

Un nuovo studio sulle stelle di piccola massa nella regione di Corona Australis aiuta a comprendere la formazione delle nane brune   Negli ultimi anni, diversi studi sulle regioni di formazione stellare vicine al Sole hanno rivelato che una frazione significativa della popolazione stellare della Via Lattea è costituita da nane brune, ossia oggetti il cui nucleo non raggiunge le

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