Un pianeta ed una nana bruna per TOI-179. L’articolo: “TOI-179: A young system with a transiting compact Neptune-mass planet and a low-mass companion in outer orbit” di S. Desidera (INAF – OAPd) pubblicato su A&A

La posizione in cui osserviamo i pianeti orbitare attorno alle loro stelle non è praticamente mai quella in cui i pianeti si sono formati. Durante le loro prime fasi evolutive, infatti, i pianeti migrano dalla loro orbita iniziale, finché il sistema non raggiunge la configurazione di equilibrio nella sua architettura finale. Questa migrazione può essere indotta da vari processi: l’interazione

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Scoperti due pianeti terrestri nella zona abitabile della stella GJ 1002. Lo studio: “Two temperate Earth-mass planets orbiting the nearby star GJ1002” di A. Suárez Mascareño (Istituto de Astrofisica de Canarias) pubblicato su A&A

La ricerca di esopianeti di tipo terrestre nella zona abitabile della propria stella è una delle linee di ricerca più importanti della scienza esoplanetaria. La zona abitabile è infatti definita come la regione attorno a una determinata stella in cui i pianeti di tipo roccioso possono ospitare acqua allo stato liquido sulla loro superficie. I pianeti terrestri nella zona abitabile,

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Cinque specie molecolari individuate nell’atmosfera di WASP-69b. Lo studio: “The GAPS Programme at TNG. XXXVIII. Five molecules in the atmosphere of the warm giant planet WASP-69b detected at high spectral resolution” di G. Guilluy (INAF-OATo) pubblicato su A&A

Lo sviluppo avvenuto negli ultimi anni nella strumentazione, nelle conoscenze e nelle tecniche osservative nel campo della ricerca sugli esopianeti non solo ha permesso di identificare e confermare un gran numero di mondi orbitanti attorno ad altre stelle, ma anche di cominciare a comprendere la composizione chimica e le proprietà fisiche di alcuni esopianeti. Questi studi possono anche rivelare informazioni

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TOI-1807b, il più giovane pianeta con periodo ultra-corto scoperto finora. “The GAPS Programme at TNG XXXVII. A precise density measurement of the young ultra-short period planet TOI-1807 b” di D. Nardiello (INAF -OAPd) pubblicato su A&A

Dei 5322 esopianeti confermati finora (fonte NASA), circa un centinaio rientrano nella categoria dei pianeti a periodo ultra-corto. Si tratta di pianeti con un’orbita estremamente stretta attorno alla propria stella, tanto da essere caratterizzati da un periodo orbitale inferiore a un giorno. Con un raggio tipicamente inferiore a 2 volte quello terrestre, questi pianeti sono molto probabilmente i nuclei rocciosi

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Due intensi brillamenti osservati in Ds Tucanae A ed il loro impatto sul pianeta vicino alla stella. L’articolo: “X-ray flares of the young planet host Ds Tucanae A” di I. Pillitteri recentemente pubblicato su A&A

I brillamenti sono i fenomeni magnetici più energetici che possiamo osservare nelle stelle. Essi scaturiscono da una serie di fenomeni innescati da un repentino rilascio di energia da parte del campo magnetico stellare, e culminano con la creazione di arcate magnetiche riempite di plasma a milioni di gradi, brillante ai raggi X. Queste strutture magnetiche possono talvolta rilasciare grandi quantità

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Quanti pianeti attorno alle stelle M? Lo studio: “HADES RV Programme with HARPS-N at TNG. XV. Planetary occurrence rates around early-M dwarfs” di M. Pinamonti (INAF-OATo) pubblicato su A&A

Le stelle nane di classe spettrale M (ossia con una temperatura efficace compresa tra 2400 e 3900 gradi Kelvin ed una massa compresa tra 0.08 e 0.7 masse solari) sono stelle ideali per la ricerca di esopianeti. Questo perchè le tecniche principali che permettono di scoprire la presenza di un pianeta attorno ad una stella sono più efficaci quando applicati

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Brillamenti e variabilità in DS Tucanae A e AU Mic. Lo studio: “Short-term variability of DS Tucanae A observed with TESS” di S. Colombo (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

La luminosità delle stelle non è costante nel tempo, ma varia con tempi scala che vanno dai minuti agli anni, in funzione dei fenomeni che inducono tale variabilità. Molti di questi fenomeni sono di origine magnetica, ossia prodotti dall’interazione tra campo magnetico e plasma nelle stelle. Alcuni esempi più importanti, osservati e studiati in dettaglio sul Sole, sono i brillamenti

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L’interazione magnetica tra stella e pianeta può produrre brillamenti più energetici. Lo studio: “X-ray variability of HD 189733 across eight years of XMM-Newton observations” di I. Pillitteri (INAF – OAPA) pubblicato su A&A

La corona è l’atmosfera più esterna delle stelle non di grande massa. In questa regione, che si estende per alcuni raggi stellari, il plasma raggiunge temperature di alcuni milioni di gradi, alle quali emette principalmente radiazione ai raggi X. La temperatura media delle corone nelle stelle varia parecchio, in funzione di parametri stellari quali l’età della stella, la sua rotazione,

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Atmosfere in fotoevaporazione nei pianeti giovani. L’articolo: “New Constraints on the Future Evaporation of the Young Exoplanets in the V1298 Tau System” di A. Maggio (INAF – OAPA) pubblicato su ApJ

La ricerca di esopianeti attorno alle stelle giovani è di grande importanza per lo studio del processo di formazione planetaria e delle prime fasi evolutive dei pianeti. Il disco di gas e polveri da cui i pianeti si formano, infatti, ha una vita media di pochi milioni di anni, durante i quali i pianeti giovani interagiscono con il materiale in

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Come la radiazione X/UV delle stelle può influenzare la chimica delle atmosfere dei pianeti. Lo studio: “Extreme-ultraviolet- and X-Ray-driven Photochemistry of Gaseous Exoplanets” di D. Locci (INAF – OAPA) pubblicato su PSJ

Tra i 4903 esopianeti (fonte: https://exoplanets.nasa.gov/) scoperti e confermati finora (Gennaio 2022), alcuni orbitano a distanze molto ravvicinate dalla loro stella. In realtà, fu proprio il primo pianeta scoperto attorno ad una stella diversa dal Sole (51 Pegasi b, scoperto nel 1995) ad insegnarci che l’esistenza di pianeti in orbite così strette era possibile. 51 Pegasi b, infatti, orbita a soli

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