1 – Jérôme de Lalande

 

 

Giuseppe Velasco, olio su tela, 1791
Dimensioni = 114 x 133 cm

 

 

 

Il ritratto fa parte di un gruppo di dipinti commissionati a Giuseppe Velasco (1750-1827), celebre pittore dell’epoca, amico del Principe di Caramanico, ed eseguiti fra il maggio ed il luglio 1791. Piazzi amava circondarsi dei ritratti degli amici e colleghi, che aveva conosciuto durante i suoi viaggi; scriverà ad uno di questi, Barnaba Oriani, nel 1804: Giacchè non posso avere che una lontanissima speranza di rivedervi, voglio almeno nella mia stanza il vostro ritratto siccome ho quelli di La Lande, Herschel e Ramsden. E ancora: Valgono ben questi e i santi, e gli avi affumicati.

Piazzi aveva frequentato i corsi di astronomia tenuti dall’astronomo francese al Collège de France a Parigi. I due si considerarono sempre allievo e maestro. La loro amicizia fu certamente rafforzata dalla comune affiliazione alla Massoneria: Lalande era Gran Maestro di una loggia parigina e, di fatto, fu un protettore per Piazzi, introducendolo nel milieu culturale francese e inglese dell’epoca. Fu lui a suggerire a Piazzi gli strumenti da acquistare per l’Osservatorio e probabilmente gli ispirò anche programma scientifico da svolgere.

Lalande è ritratto all’età in cui conobbe Piazzi, circa 55 anni; è affigurato con la mano destra poggiata su di una sfera armillare, tipico strumento didattico, per ricordare la sua attività di insegnante. Nella sinistra, tiene invece dei fogli con calcoli astronomici, probabilmente un riferimento al suo catalogo stellare, pubblicato nel 1801, un lungo lavoro sulla cui falsariga Piazzi si mosse nel redigere il suo proprio catalogo stellare, la cui prima edizione fu pubblicata nel 1803. Piazzi volle pertanto che il suo maestro fosse qui rappresentato con quegli elementi che illustravano chiaramente il loro stretto rapporto. Sulla parte anteriore del piano dove sono poggiati la sfera e i fogli è dipinta una scritta, come se fosse incisa su una roccia, con il nome abbreviato, il luogo e la data di nascita dell’astronomo: “GIRO. DE LALANDE / NATO A BOURGH 11 Luglio 1732”.

Questo ritratto è uno dei più grandi tra quelli commissionati da Piazzi, quasi a voler dare un adeguato tributo all’astronomo che maggiormente aveva influenzato la sua carriera.