2.12 – Orologio a pendolo (Riefler)

Istruzioni d’uso di Clemens Riefler, 1928.

 

Clemens Riefler, Monaco, 1928
acciaio, vetro, ottone
diametro quadrante = 25 cm
diametro cilindro = 35 cm
altezza complessiva = 145 cm
stato: ottimo
n. s. 472

 

 

A partire dalla riforma degli Osservatori Astronomici del 1923, l’Osservatorio di Palermo, che aveva ormai perduto tutto il personale (rimaneva il solo direttore e, per un anno ancora, un assistente) fu escluso dal novero dei Regi Osservatori, ed assegnato all’Universita’ come semplice “Istituto”.

Il direttore Filippo Angelitti, in un estremo tentativo di rivitalizzare le sorti dell’istituzione, riuscì ad ottenere dall’amministrazione comunale uno stanziamento di lire 30.000 a favore dell’Osservatorio. Non riuscì però nel suo intento di utilizzare questo finanziamento come incentivo perché altri Enti stanziassero ulteriori fondi per dotare l’Istituto di uno strumento moderno. Nel 1928, preso atto del fallimento dell’iniziativa, la somma offerta dal Comune fu adoperata per l’acquisto di un pendolo Riefler.
L’orologio fu acquistato tramite l’orologiaio palermitano O. Stonner Zollikofer, al prezzo di L. 24.039. Nel 1932, insieme con il Frodsham, venne protetto con una cabina di legno a doppia parete, per ridurre le oscillazioni termiche giornaliere.

E’ un pendolo a scappamento libero sotto campana pneumatica; questo tipo di pendolo fu inventato da Sigmund Riefler (1847 – 1912), che rilevò la ditta del padre Clemens insieme ad altri fratelli; fissato alla parete per mezzo di un supporto metallico ad anello; si tratta di uno strumento di alta precisione, piuttosto comune negli Osservatori Astronomici dell’epoca. Per diminuire le cause di attrito e le perturbazioni esterne il pendolo è racchiuso dentro un recipiente cilindrico in bronzo sormontato da una campana di vetro, all’interno della quale si fa il vuoto per mezzo di una pompa a mano.
Il quadrante, in metallo argentato, è circondato da una cornice in ottone, ed e’ diviso in minuti, segnati di cinque in cinque in numeri arabi sulla parte esterna della divisione. Due piccoli quadranti eccentrici di circa 9 cm di diametro segnano, il superiore, i secondi, ogni dieci in numeri arabi, e l’inferiore le ore da 0 a 23. Lo strumento e’ corredato da un cannocchialino per la lettura.

A sinistra, sul quadrante principale, il marchio del costruttore

Clemens Riefler
N° 472

A destra:

Munchen
1928

L’orologio inviava segnali elettrici ad un cronografo a nastro a quattro punte costruito dalla ditta bavarese Wetzer. E’ completo in ogni sua parte.

BIBLIOGRAFIA

Mineo, C. sullo stato dell’Osservatorio astronomico di Palermoe sui lavori in esso eseguiti dal 1909 al 1930. in “Pubblicazioni del R. Osservatorio di Palermo”, N.S. vol. VI, 1935, p. 4-5.
Mineo, C. Sullo stato dell’Osservatorio astronomico di Palermo e sui lavori in esso eseguiti dal 1931 al 1936. in “Pubblicazioni del R. Osservatorio di Palermo”, N.S. vol. VII, 1937, p.4.
La collina di Urania, p. 101.
Barbera Azzarello, M – Fodera’ Serio, G. Orologi e orologiai a Palermo, Palermo, 1992, p. 94.