2.04 – Orologio a pendolo (Janvier)

 

 

Antide Janvier, Parigi, 1791
noce, acciaio, ottone
diametro quadrante = 16,5 cm
dimensioni cassa = 204 x 24 x 39 cm
stato: buono

 

 

 

Questo orologio fu acquistato a Parigi tramite Jérôme Lalande nel 1791, dopo il ritorno di Piazzi dal suo viaggio a Parigi e Londra, ed in seguito all’assegnazione di ulteriori fondi per completare la dotazione strumentale dell’Osservatorio.

Fin dal suo arrivo, Piazzi non lo considerò mai troppo preciso; infatti, come egli dice, questo non ha certamente tutta la perfezione de’ precedenti [quelli di Mudge & Dutton e di Cumming & Grant], ma è da riflettersi, che è ai medesimi per più di due terzi inferiore nel prezzo: nientedimeno è molto buono, e la sua massima variazione nel corso di un anno circa non e’ stata maggiore di 10 secondi.
Fu pertanto situato nella galleria e regolato sul tempo medio. Nel 1902 si trovava nella sala meridiana, dove funzionava come orologio cronografico per mezzo di una “forchetta” aggiunta al pendolo che, passando sopra due gocce di mercurio, chiudeva il circuito di una pila, trasmettendo i secondi al cronografo di Hipp che gli stava a lato.

Lo scappamento e’ ad ancora a riposo, con ancora e ruota di acciaio; il pendolo, compensato a griglia, è in sbarre di acciaio ed ottone. La lente può essere alzata e abbassata per mezzo di una madrevite e di un dischetto graduato. La molla di sospensione del pendolo passa per una fessura di ottone, e la parte in oscillazione può essere allungata o accorciata per mezzo di una vite graduata posta superiormente, di cui una divisione corregge la variazione di 0.9 secondi. Questo dispositivo permette di regolare l’orologio senza fermarlo.
Il quadrante e’ in smalto bianco con cornice in bronzo dorato. E’ diviso in minuti, segnati in numeri arabi di cinque in cinque sul bordo esterno della divisione; le ore sono indicate sul bordo interno in numeri romani. Le lancette per le ore ed i minuti sono in bronzo dorato; quella per i secondi, in acciaio azzurro, e’ stata probabilmente sostituita.
Sul quadrante, in alto, si trova la firma

Janvier

e, nella parte inferiore,

aux menus plaisirs du Roi

L’orologio e’ contenuto in una cassa in noce fatta costruire a Palermo da Piazzi, con uno sportello in vetro nella parte anteriore e due piccole finestre laterali in corrispondenza della lente.

BIBLIOGRAFIA

Archivio Inventari dell’Osservatorio astronomico di Palermo 1/1.
Brusa, G. L’arte dell’Orologeria in Europa. Busto Arsizio, 1978, p. 149.
Piazzi, G. Della Specola Astronomico de’ Regj studj di Palermo, libri IV. Palermo, 1792, p. 54.
Angelitti, F. Sullo stato del R. Osservatorio Astronomico di Palermo e i suoi lavori in esso eseguiti durante il quinquennio 1899-1903. in “Pubblicazioni del R. Osservatorio di Palermo”, N.S., vol. I, 1904, pp. 32-33.
Barbera Azzarello, M – Fodera’ Serio, G. Orologi e orologiai a Palermo, Palermo, 1992, p.89-90.