Lo studio “XMM-Newton observation of the supernova remnant Kes 78 (G32.8-0.1): Evidence of shock-cloud interaction” di M. Miceli pubblicato su A&A

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)

 

 

Le supernovae non sono importanti solo per essere tra i fenomeni più energetici dell’Universo, ma anche perchè i resti di supernovae sono degli accelleratori di particelle particolarmente efficienti e la fonte più importante di raggi cosmici.

 

Il team internazionale composto da astronomi italiani, giapponesi, canadesi e cinesi, guidato dall’astronomo dell’Osservatorio Astronomico di Palermo e dell’Università degli Studi di Palermo Marco Miceli ha recentemente pubblicato su Astronomy & Astrophysics lo studio “XMM-Newton observation of the supernova remnant Kes 78 (G32.8-0.1): Evidence of shock-cloud interaction“.

 

Scopo dello studio è la ricerca di emissione ai raggi X “dura” (ossia fotoni con energia maggiori di 2 keV) e lo studio della morfologia del resto di supernova Kes 78 nella costellazione dell’Aquila, utlizzando dati provenienti dal satellite ESA XMM-Newton. Mentre non è stata trovata evidenza di emissione di raggi X duri, lo studio dell’emissione ai raggi X meno energetica ha permesso di analizzare la morfologia spaziale di Kes 78 e trovare evidenze di interazione tra il resto di supernova e una nube molecolare.

 

Nell’immagine (cliccare qui per ingrandire) una mappa dell’emissione ai raggi X “soffici” di Kes 78