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Speaker: Maria Rosalia Carotenuto (INAF)
Titolo: Titolo: “A WARNING FROM MARS”. Il restauro del modello di Marte del Museo della Specola
Abstract: Tra gli strumenti che il Museo della Specola custodisce vi è un modello in legno dipinto, risalente alla seconda metà del XIX secolo, raffigurante la superficie di Marte. Non si conosce con esattezza quando ne avvenne l’acquisizione da parte dell’Osservatorio di Palermo ma certamente questa sarà avvenuta poco dopo il 1878, anno in cui G. Schiaparelli presentò alla comunità scientifica i suoi risultati sull’osservazione dei presunti canali di Marte. Per circa 20 anni, il modello è stato esposto in una teca, all’interno della “Sala del Rifrattore”, senza aver subito alcun tipo di intervento o mostrare alcun segno evidente di deterioramento. Dal 2021, fenomeni di sollevamento degli strati pittorici hanno iniziato a manifestarsi e, in meno di due anni, si è assistito ad un rapido e progressivo peggioramento delle condizioni conservative dell’oggetto. Il modello stava inviando un chiaro segnale di allarme: “c’è qualcosa che non va con il microclima”. È noto che il microclima museale gioca un ruolo fondamentale nella conservazione degli oggetti esposti. Può innescare o aggravare processi di degrado dei materiali costituenti l’oggetto esposto e pregiudicarne “l’aspettativa di vita”. Ogni oggetto risponde in modo peculiare ai vari fattori ambientali e la risposta è strettamente connessa ai materiali di cui è composto e alla sua storia conservativa. Quando in un manufatto coesistono materiali diversi, possono svilupparsi effetti sinergici inaspettati. Individuare e gestire range di valori di temperatura, umidità relativa e illuminamento adeguati alla conservazione dell’intera collezione e, allo stesso tempo, che garantiscano il comfort termico per le persone che vi lavorano, è un compito difficile. La questione diventa ancora più complessa in edifici non originariamente pensati per conservare beni culturali come il Museo della Specola, situato nelle antiche sale dell’Osservatorio Astronomico, costruite nel 1790 sulla sommità del Palazzo Reale del XII secolo. Il seminario intende illustrare l’intervento di conservazione che ha interessato il modello di Marte e gli studi analitici svolti per saperne di più sulla tecnica esecutiva dell’oggetto e sulla sua storia conservativa. Contestualmente verranno presentati i risultati dello studio preliminare sui dati termo-igrometrici raccolti negli anni presso la Sala del Rifrattore e proposte azioni specifiche per la salvaguardia del modello e dei beni ivi custoditi.
Speaker Oleh Petruk, I.Chinnici (NAF)
Titolo: Italian mission to Crimea to observe the solar eclipse of August 1914
Abstract:
Total solar eclipse of 21 August 1914 attracted the attention of astronomers. There were plans for a few dozen expeditions but the beginning of the Great War limited the number of actual missions. They observed the total eclipse in Crimea (Teodosia), in Kyiv and a few locations in Sweden. We describe a mission of Italian scientists to Crimea, its composition, venue, instruments, program of observations and scientific results.
Speaker: Giancarlo Truffa (History of Science Society)
Titolo: L’astrolabio, uno strumento in viaggio nel tempo e nello spazio. Il ruolo della Sicilia, ponte tra le culture del Mediterraneo.
Abstract:
L’astrolabio è stato lo strumento astronomico più utilizzato dall’antichità classica fino all’invenzione del cannocchiale e fu diffuso dal bacino del Mediterraneo all’Asia sud-orientale, dal Nord Europa ai margini meridionali del Sahara, dalle steppe dell’Asia centrale all’Oceano indiano.
Dopo aver percorso la sua storia, viste le sue caratteristiche e l’importanza del suo studio, descriverò alcuni esempi che potrebbero essere stati realizzati in Sicilia e dei testi che ne descrivevano la costruzione e l’uso, opera di autori siciliani.
Titolo: Supernova remnants in radio: a multiple approach
Speaker: Adriano Ingallinera, INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania
Abstract: Supernova remnants (SNRs) are one of the most prominent sources in the Galactic plane. Emitting throughout the electromagnetic spectrum, they have been a unique laboratory for plasma physics. The radio band is particularly suitable for studying these objects, with more than 95% of all known Galactic SNRs detected at centimetre wavelengths. Here I present a few cases in which we used radio data to characterize SNRs, following different approaches. In the first work, we exploited the unprecedented sensitivity of MeerKAT, the SKA-MID precursor, to achieve a spectral characterization of the radio emission of a sample of 29, poorly studied, SNRs in the southern hemisphere. Results, implications and future work will be summarized. The interferometry has some limitations when observations of objects more extended than a few arcminutes are carried out at frequencies above 10 GHz. In these cases, single-dish telescopes are of great help. In an ongoing work, we are studying the SNR KES 73, using observations we made with the Sardinia Radio Telescope between 7 and 24 GHz. A spatial variation of the spectral index is under investigation. KES 73 is located in a very complex region and it is possibly interacting with some nearby sources. A multiwavelength characterization of the environment and the modeling of its non-thermal emission will be presented. Finally I will discuss the new SKA science book, a collection of science cases for SKA of which I am in charge of coordinating the chapter on SNRs. The book is aimed at giving the community a comprehensive view of the impact of the upcoming SKA observatory.