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Stanza Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc
Speaker: Ruggero Biondo (UniPA)
Titolo: Tracing the ICME plasma with a MHD simulation
Abstract:
The determination of the chemical composition of Interplanetary Coronal Mass Ejection (ICME) plasma is an open issue. More specifically, it is not yet fully understood how remote sensing observations of the solar corona plasma during solar disturbances evolve in plasma properties measured in-situ away from the Sun. The ambient conditions of the background interplanetary plasma are important for space weather because they influence the evolutions, arrival times and geo-effectiveness of the disturbances. The Reverse In-situ and MHD APproach (RIMAP) is a technique to reconstruct the heliosphere on the ecliptic plane (including the magnetic Parker spiral) directly from in situ measurements acquired at 1 AU. It combines analytical and numerical approaches, preserving the small-scale longitudinal variability of the wind flow-lines. In this work, we use RIMAP to test the interaction of an ICME with the interplanetary medium. We model the propagation of a homogeneous non-magnetized (i.e., with no internal flux rope) cloud starting at 800 km/s at 0.1 AU out to 1.1 AU. Our 3D MHD simulation made with the PLUTO MHD code shows the formation of a compression front ahead of the ICME, continuously driven by the cloud expansion. Using a passive tracer, we find that the initial ICME material does not fragment behind the front during its propagation, and we quantify the mixing of the propagating plasma cloud with the ambient solar wind plasma, which can be detected at 1 AU.
Speaker: Valerio Fardella (UNIPA)
Titolo: L’analisi delle atmosfere degli esopianeti. Come e perché.
relazione di Laurea triennale,
indirizzo Google Meet: meet.google.com/sxz-cctp-tsc
Abstract:
La composizione chimica dell’atmosfera di un esopianeta può aiutare a capire quale siano la composizione e, a volte, l’evoluzione passata dell’esopianeta. L’atmosfera, se è presente, può essere osservata quando il pianeta transita davanti la sua stella. Lo spettro in trasmissione che si osserva in tal modo contiene informazioni sulle abbondanze presenti nell’atmosfera. Tuttavia, alcuni fenomeni fisici e chimici possono ostacolare significativamente la rilevazione di queste abbondanze. In questa presentazione vengono mostrati alcuni aspetti dell’osservazione ed analisi di uno spettro in trasmissione di un’atmosfera esoplanetaria e alcune delle informazioni che è possibile trarre da esso.
Ripetizione di tesi magistrale
Laureanda: Stefania Benanti
Titolo: Studio dell’emissione UV di un CME solare – Possibili estrapolazioni per la ricerca di CME stellari
Stanza Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc
Abstract: I CME stellari sono notoriamente difficili da osservare, tanto che a oggi non ci sono CME stellari effettivamente confermati ma solo una decina di candidati CME. Mentre identificazione, osservazione e studio dei CME solari è possibile grazie alla risoluzione spaziale, in mancanza di quest’ultima è necessario ricorrere a tecniche indirette per la ricerca dei CME stellari. In particolare si ricorre a tecniche basate sulla ricerca di componenti blueshiftate negli spettri stellari. Tale ricerca è attualmente effettuata prevalentemente in banda ottica, tuttavia potrebbe essere la banda UV quella più promettente. In questa tesi ho quindi scelto un particolare CME solare con lo scopo di studiarne le caratteristiche fisiche e determinare l’emissione totale in tutta la banda UV. Avendo infatti lo spettro totale atteso per il CME, quanto ricavato in questa tesi può essere riscalato per fare previsioni di quale dovrebbe essere l’emissione UV di un CME stellare in termini di spettro, luminosità e durata.
Relatrice: Costanza Argiroffi