Riscaldamento della corona solare: analisi dati di componenti calde e modeling di flussi freddi | Antonino Petralia (Universita` degli Studi di Palermo)
La corona solare visibile nelle bande X ed Estremo UltraVioletto (EUV) \`e costituita per lo pi\`u da plasma confinato dal campo magnetico in tubi di flusso curvi e ancorati sulla superficie, gli archi coronali. Sebbene ultimamente i telescopi spaziali solari abbiano portato a notevoli progressi nella conoscenza dei meccanismi che strutturano e riscaldano la corona, il dibattito \`e ancora aperto sulle cause che convertono l’energia magnetica in riscaldamento. Il riscaldamento \`e graduale o impulsivo? Che strutturazione fine hanno gli archi? Che ruolo gioca la cromosfera? Questo lavoro attacca lo studio della corona solare su due fronti complementari. Una prima parte \`e dedicata all’indagine sul ruolo di meccanismi di riscaldamento impulsivo. Quest’indagine \`e imperniata sulla rivelazione di eventuali piccole componenti di plasma molto pi\`u calde della media nelle regioni attive. Evidenza di queste componenti \`e stata trovata sia con strumenti a immagine, sia in dati spettroscopici, e qui si vuole completare l’informazione attraverso la ricostruzione dell’intera struttura termica lungo la linea di vista. Si sono cos\`i analizzati dati spettroscopici ottenuti con lo strumento Hinode/EIS in parti di una regione attiva precedentemente identificate come molto diverse termicamente, confrontandone i risultati. Il presente studio ha portato ad una conferma, sia pure non conclusiva, della presenza di piccole ma significative componenti molto calde, in favore di un riscaldamento impulsivo almeno in alcune zone delle regioni attive. Lo studio ha anche portato diverse nuove e interessanti informazioni sull’analisi spettrale dei dati. La seconda parte del lavoro \`e dedicata invece all’indagine sul ruolo della cromosfera nelle dinamiche e nel riscaldamento della corona. Di interesse sono flussi veloci dalla cromosfera che, incanalati negli archi coronali, potrebbero portare a effetti visibili nella banda EUV, detti spicole di tipo II. \`E stata trovata evidenza di una corrispondenza tra flussi cromosferici ed emissione nella banda EUV e ci si pone la domanda sulla relazione causa/effetto. Qui abbiamo usato un modello magnetoidrodinamico di una regione con un arco coronale per descrivere in dettaglio e capire l’effetto di un flusso dalla cromosfera sul plasma coronale. Il modello \`e molto complesso, richiede simulazioni numeriche su calcolatori multi-processore, e il codice utilizzato \`e di punta nel panorama internazionale. Lo studio ha permesso di valutare l’effetto della propagazione di fronti d’urto lungo l’intero arco, che vengono innescati dai flussi cromosferici. Il risultato d’interesse \`e che i fronti d’urto provocano l’addensamento e il riscaldamento del plasma all’interno dell’arco, e quindi potrebbero spiegare parte dell’evidenza osservativa.