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Riunione “Effetti delle particelle su dischi e atmosfere”
Riunione “Effetti delle particelle su dischi e atmosfere”
Come una tela di Penelope, il lavoro di tessitura che ha portato alla stesura di questo libro è stato lungo e lento, con un continuo fare e disfare, dovuto anche al continuo emergere di elementi inediti, che hanno molto arricchito il libro, ma ne hanno rallentato il completamento. Il risultato è una biografia a tutto tondo del celebre gesuita scienziato, che offre numerosi spunti di approfondimento agli studiosi di varie discipline scientifiche. Il talk illustrerà gli elementi di complessità incontrati nella stesura del lavoro, le novità emerse sugli aspetti biografici, la struttura del libro e le fonti, in parte ancora inesplorate, da cui ha attinto la ricerca.
Esami di Astronomia
Studi in diverse bande spettrali di stelle giovani: evoluzione della regione di formazione stellare λ Orionis ricostruita con la spettroscopia della Gaia-ESO Survey
Le distribuzioni delle eta’ di ammassi stellari giovani sono cruciali per stabilire la durata del processo di formazione stellare e come esso dipenda dall’ambiente. La regione di formazione stellare Lambda Ori include 3 diversi nubi che ospitano 3 diversi sub-cluster. Usando le osservazioni della Gaia-ESO survery attorno a queste regioni, in combinazione con altri dati disponibili in letteratura, sono stati selezionati i membri di questi sub-cluster e dal diagramma HR sono state ricavate le loro eta’. Il confronto delle distribuzioni di eta’ e lo studio di altre osservabili consente di dedurre la storia della formazione stellare nel contesto della nube molecolare a cui e’ associata.
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ore 15:45
Gianluca Cracchiolo, relatore prof. G. Peres (UNIPA), co-relatore G. Micela (INAF)
Attività stellare e atmosfere esoplanetarie: effetti nel vicino infrarosso, durante il transito
Nella tesi, mi concentro sugli effetti introdotti dalle macchie stellari sul transito primario, illustrando come esse influenzano la derivazione dei parametri del pianeta e dello spettro di trasmissione della sua atmosfera. Sviluppo un metodo (basato sull’analisi delle componenti principali), per stimare, in presenza di macchie stellari, lo spettro stellare nella banda infrarossa a partire da quello osservato nella regione visibile, allo scopo di estrarre in modo corretto il segnale planetario nella banda IR. Spero di essere stato sintetico e chiaro.
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ore 16:30
Claudia Di Maio, relatore d.ssa C. Argiroffi (UNIPA), co-relatore G. Micela (INAF)
Attività magnetica in stelle M: monitoring spettroscopico in ottico e IR di AD Leonis
Lo studio dell’attività magnetica stellare è di fondamentale importanza per rilevare informazioni importanti sugli intensi campi magnetici stellari e sulla loro topologia. Target estremamente interessanti per la ricerca di pianeti extrasolari sono le stelle M. L’intensa attività magnetica tipica di queste stelle è spesso un’ostacolo per l’individuazione e l’abitabilità di eventuali pianeti; per questo è fondamentale lo studio dell’attività stellare in stelle M.
AD Leonis è una stella M4.5V di sequenza principale caratterizzata da frequenti e intensi brillamenti. In questo lavoro ho analizzato gli indicatori di attività cromosferica, diagnostica fondamentale per lo studio della variabilità di tale regione, in banda ottica e infrarossa utilizzando osservazioni simultanee di AD Leo ottenute da HARPS-N e GIANO-B.