4.04 – Sismoscopio Sartorio (Tazzariol)

 

 

Pietro Tazzariol, Palermo, 1895
mogano, rame, acciaio
diametro base = 21,5 cm
altezza complessiva = 40 cm
stato: ottimo

 

 

Nel settembre del 1895, durante la direzione di Temistocle Zona, il corredo strumentale dell’Osservatorio si arricchì di due sismoscopi: il microsismoscopio Guzzanti con relativo registratore, ed il sismoscopio Sartorio con avvisatore elettrico.

Quest’ultimo strumento, registrato in inventario con il valore di 125 lire, fu ideato da Giorgio Washington Sartorio (1858 – ?), assistente Piazzi presso l’Osservatorio di Palermo dal 1893 al 1923. Si tratta, in sostanza, di uno strumento assai simile al sismoscopio di Niccolo’ Cacciatore, munito pero’ di un circuito elettrico che, chiudendosi in caso di scossa, fa suonare un campanello.

Lo strumento è costruito in legno di mogano. La base circolare è munita di tre viti calanti per mettere lo strumento in posizione orizzontale; in prossimità del bordo, sono innestati due nastri concentrici di rame, uno dei quali è predisposto per il collegamento con una batteria. Al bordo è fissata una sottile asta di rame a forma di L rovesciata, dalla cui estremità più corta, che si proietta verso il centro della base, da cui dista circa 35 cm, pende un piccolo peso trattenuto da una molla di acciaio. Il peso termina con un ago lungo circa 2 cm.
Al centro della base è fissato un vaso del diametro interno di 13.5 cm, che veniva riempito di mercurio fino a lambire otto piccoli fori praticati sul bordo della base, ed in modo che la punta dell’ago fosse a piccolissima distanza dalla superficie del liquido. In corrispondenza di ciascuno dei fori si trovano dei bicchieri di legno di 4 cm di altezza e del diametro interno di 3 cm, fissati alla base da forcelle di rame, e sul cui fondo ci sono due contatti metallici con i nastri di rame della base. Un filo di rame che attraversa il fondo del vaso assicura che il contatto elettrico con il mercurio. Fili di raccordo e due morsetti per il collegamento con la batteria completano lo strumento. Su una targhetta di rame fissata alla base c’è l’iscrizione

SISMOGRAFO ELETTRICO – SARTORIO
COSTRUITO DAL MECCANICO TAZZARIOL PIETRO
1895

In caso di scossa sussultoria, il peso trattenuto dalla molla inizia ad oscillare, e la punta dell’ago tocca ripetutamente il mercurio. Si chiude così il circuito elettrico che aziona un avvisatore (ovvero un campanello) che avverte l’osservatore del sisma.
In caso di scossa ondulatoria, parte del mercurio si versa nei bicchieri, specialmente nei due opposti lungo la direzione della scossa. Anche in questo caso viene azionato l’avvisatore elettrico, e la posizione dei bicchieri in cui si è versato il mercurio segnala la direzione della scossa.
Corredato del suo avvisatore e recentemente restaurato, lo strumento è in ottime condizioni.

BIBLIOGRAFIA

Archivio Inventari dell’Osservatorio astronomico di Palermo 4/8, n. 124.321