4.05 – Avvisatore di scosse ondulatorie (Brassart)

 

Fratelli Brassart, Roma, 1880 ca.
ghisa, ottone
dimensioni base = 23 x 9 cm
stato: mediocre

 

Nel maggio 1879 si verificò un’intensa scossa di terremoto nella regione etnea, che provocò vittime e notevoli danni. La Commissione governativa per lo studio dei terremoti intorno all’Etna diede incarico a Tacchini, Direttore dell’Ufficio Centrale di Meteorologia, di fornire degli strumenti sismici da installare nelle nuove stazioni da erigere intorno al vulcano. Tacchini ne affidò la realizzazione ai meccanici fratelli Brassart.
Questo strumento, ideato in quella circostanza, venne fornito all’Osservatorio Meteorologico di Valverde.

Si tratta di uno strumento molto semplice, capace di segnalare una scossa sismica ondulatoria, e che poteva essere usato anche da personale non specializzato.
Sopra una base di ghisa rettangolare munita di viti calanti per la rettifica della posizione orizzontale, un’asta metallica, con in cima un pesetto, è mantenuta verticalmente in equilibrio instabile da un sistema di supporti. In caso di scossa sismica, l’asta cade urtando una staffa; l’urto mette in moto un sistema di leve che provoca il rilascio del pendolo di un orologio e, contemporaneamente, la chiusura di un circuito elettrico collegato ad una suoneria.
Poiché la posizione delle lancette dell’orologio viene prefissata, l’operatore, leggendo l’ora, può risalire al momento in cui si è verificata la prima scossa sismica. Nel caso in cui l’operatore si trovi nelle vicinanze dell’apparecchiatura quando si verifica la prima scossa, allertato dal suono del campanello elettrico può in pochissimo tempo preparare lo strumento per rivelare eventuali ulteriori scosse.
Sulla base si trova una targhetta ovale con la scritta

UFFICIO CENTRALE
DI METEOROLOGIA
ROMA FLLI BRASSART

Lo strumento è in condizioni mediocri: mancano lo stelo con il pesetto, il pendolino, e le lancette dell’orologio.

BIBLIOGRAFIA

Rivista scientifico-industriale.
Annali dell’Ufficio Centrale di Meteorologia.