2.10 – Misuratore di strisce cronografiche

[…] fine XIX secolo
legno, ottone, vetro
dimensioni base = 31 x 38 cm
stato: discreto

 

 

Questo strumento, senza nome di costruttore, porta sulla parte inferiore della base in legno il bollo della Dogana di Domodossola e la data Domodossola, 26 giugno 99. Dagli inventari risulta l’acquisto di un contatore di strisce cronografiche nel dicembre 1895 al prezzo di £.45 da parte di Temistocle Zona, ma non è certo che si tratti dello stesso strumento.

Lo strumento è montato su di una base in legno a forma di trapezio rettangolo; lungo la base maggiore si trova il meccanismo per il trasporto del nastro di carta del cronografo, costituito essenzialmente da due cilindretti azionati da una manovella.
Il nastro passa entro una guida in ottone di dimensioni 3,7 x 10,5 cm ed è osservato attraverso una finestra in vetro di 51 x 37 mm, collegata con il coperchio di ottone del meccanismo, anch’esso a forma di trapezio rettangolo.
Entro la finestra si osservano tre fili paralleli. Quello a destra è fisso, gli altri possono essere mossi per mezzo di una vite micrometrica. La posizione del filo di mezzo relativa agli altri due è regolata agendo su di un equipaggio montato sul lato sinistro della scatola del meccanismo. L’equipaggio reca un indice che scorre su di una scala lunga 20 cm e divisa in 200 parti e graduata da 0 a 100 nella parte superiore e da 100 a 0 nella parte inferiore, con indicazioni ogni 10 centesimi.
Per effettuare la misura, dopo aver fissato il nastro in maniera che uno degli impulsi di riferimento si trovi in corrispondenza del filo di destra, si agisce sulla vite micrometrica per porre il filo di sinistra in corrispondenza del prossimo segnale di riferimento. Si agisce quindi sull’equipaggio per mettere in corrispondenza il filo di mezzo con l’impulso corrispondente all’evento da misurare. La lettura sulla scala da’ quindi la frazione di secondo cercata.

BIBLIOGRAFIA

Archivio Inventari dell’Osservatorio astronomico di Palermo 4/8, n.125.322.