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rif Daricello
8 ragazzi + 3 accompagnatori
Speaker: M. G. Dainotti (National Astronomical Observatory of Japan)
Title: The optical 2D and 3D correlation and their application as cosmological tool
Abstract: Gamma-ray bursts (GRBs) are fascinating events due to their
panchromatic nature. We study optical plateaus in GRB afterglows via
an extended search into archival data. We comprehensively analyze all
published GRBs with known redshifts and optical plateaus observed by
many ground-based telescopes (e.g., Subaru Telescope, RATIR) around
the world and several space-based observatories such as the Neil
Gehrels Swift Observatory. We fit 500 optical light curves, showing
the existence of the plateau in 179 cases. This sample is 75% larger
than the previous one, and it is the largest compilation so far of
optical plateaus. We discover the 3D fundamental plane relation at
optical wavelengths using this sample. This correlation is between the
rest-frame time at the end of the plateau emission, Topt * , its
optical luminosity, Lopt, and the peak in the optical prompt emission,
Lpeak,opt, thus resembling the three-dimensional (3D) X-ray
fundamental plane (the so-called 3D Dainotti relation). We correct our
sample for redshift evolution and selection effects, discovering that
this correlation is indeed intrinsic to GRB physics. We investigate
the rest-frame end-time distributions in X-rays and optical (Topt * ,
TX *), and conclude that the plateau is achromatic only when selection
biases are not considered. We also investigate 3D optical correlation
as a cosmological tool, finding that it is as efficacious as the X-ray
3D correlation.
18 studenti della classe astrofisica e 15 studenti della classe fisica
viaggio virtuale nell’universo con realtà aumentata
visita guidata del museo della specola
Speaker: Claudia Di Maio
The mass of an exoplanet is a key parameter for the characterisation of the internal structure of a planet, as well as the study of the formation and the evolution of the planet, and of its atmosphere.
Speaker: Manuela Coniglio (INAF)
Titolo: L’affresco dimenticato: celebrazione di una scoperta
Abstract:
L’Osservatorio Astronomico di Palermo venne istituito alla fine del 1700, in piena età neoclassica, in un momento storico in cui i cantieri borbonici realizzavano opere monumentali di grande interesse artistico e architettonico. A partire da tali presupposti, sono stati condotti degli studi volti a rintracciare eventuali elementi decorativi dell’originaria Specola panormitana, oggi quasi del tutto assenti. Il viaggio tra carte e documenti ha portato alla consultazione di un variegato materiale archivistico, composto da lettere e note manoscritte ma anche disegni, incisioni e fotografie, conservati in diversi archivi. Dal loro studio è emerso qualcosa di inaspettato e del tutto dimenticato: un’imponente celebrazione artistica della scoperta di Cerere Ferdinandea, il primo asteroide individuato da Piazzi nella notte del 1° gennaio 1801, realizzata proprio nel Real Osservatorio di Palermo, da cui il pianetino venne osservato per la prima volta.
Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc
Speaker: Dr David Pascoe (University of St Andrews)
Titolo: Modern Diagnostic Techniques for Stellar Atmospheres
Abstract:
The high spatial and temporal resolution provided by the Solar Dynamics Observatory inspired the development of advanced observational techniques to probe the solar atmosphere. For example, forward modelling of the EUV profile of coronal structures and the seismological analysis of magnetohydrodynamic waves provide powerful diagnostics to constrain properties such as the plasma density and magnetic field strength. We also increasingly employ Bayesian analysis to increase the robustness and accuracy of our modelling. These techniques are now also applied to study quasi-periodic pulsations associated with solar and stellar flares, and our models are being extended to take advantage of in situ measurements from Solar Orbiter and Parker Solar Probe.
Speaker: Marco Tarantino Studente Magistrale in Statistica e Data Science (LM-82), Universita’ degli Studi di Palermo
Titolo:
APPLICAZIONE DI TECNICHE STATISTICHE PER LA PREVISIONE DELLA
TEMPERATURA EFFETTIVA DI STELLE GIOVANI
Abstract:
Uno degli attuali argomenti di discussione riguarda la durata del processo di formazione di cluster stellari: vi sono modelli teorici che ipotizzano un unico evento dal quale si formano tutte le stelle appartenenti ad uno stesso cluster, considerando un processo di formazione rapido, altri modelli che, invece, suppongono piu’ eventi di formazione, tenendo conto di un processo di formazione lento. Uno dei metodi piu’ utilizzati per ricavare l’eta’ delle stelle si basa sul confronto della distribuzione delle stelle sul diagramma H-R con le isocrone teoriche. Una variabile fondamentale per applicare questo metodo e’ la temperatura efficace, la quale si puo’ ricavare in maniera accurata dalla spettroscopia. Tuttavia, nell’epoca delle grandi survey fotometriche, e’ necessario derivare la temperatura efficace basandosi sulla fotometria. L’obiettivo del lavoro consiste nel trovare un modello che permetta di ottenere buone previsioni della temperatura effettiva di stelle giovani, utilizzando variabili fotometriche di stelle ottenute da tre cataloghi differenti, ovvero Gaia, Gaia-ESO Survey, Pan-STARRS e 2MASS. I risultati previsivi evidenziano come il Random Forest rappresenti una buona soluzione per la previsione della temperatura effettiva. Durante questo seminario introdurro’ i cinque approcci statistici applicati nell’analisi svolta, evidenziando in particolare i risultati relativi al Random Forest, risultato il migliore dei cinque.