Calendar

Giu
15
mer
Tirocinio Ottica (Bocchino, Damiani)
Giu 15@9:30–13:30
Giu
21
mar
Seminario: Quentin Changeat (UCL) ore 15
Giu 21@15:00–16:30

Speaker: Quentin Changeat (UCL)

Title: Atmospheric retrievals in the era of next generation telescopes.

Abstract: With the recent launch of the NASA/ESA/CSA-JWST telescope and the upcoming ESA-Ariel, we are now entering a new era of exoplanet characterisation. These next-generation telescopes will revolutionise our understanding of exoplanet atmospheres, but the analysis of their observations will be very challenging.

In this presentation, state-of-the-art techniques, which were thoroughly tested to analyse exo-atmospheric data from HST and Spitzer, will be presented. We will also explore some of their limitations, as well as the challenges associated with their application to next-generation telescopes.
Giu
22
mer
Tirocinio Ottica (Bocchino, Damiani)
Giu 22@9:30–13:30
Giu
29
mer
Tirocinio Ottica (Bocchino, Damiani)
Giu 29@9:30–13:30
Lug
25
lun
Seminario: prova tesi Edoardo Alaimo (UNIPA)
Lug 25@15:00–16:30

Prova tesi di Edoardo Alaimo (UNIPA), seminario in modalita` ibrida

Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

 

Titolo: CHARACTERISATION AND MODELLING OF THE UV-VIS-IR TRANSMISSION OF MULTILAYER THIN FILM FILTERS FOR APPLICATIONS IN HIGH HIGH ENERGY ASTROPHYSICS
Abstract: TBD

Set
6
mar
Seminario: R. Giuffrida (UNIPA)
Set 6@15:00–16:30

Seminario in forma ibrida

Indirizzo Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Speaker: R. Giuffrida (UNIPA)
Titolo: The supernova remnant SN 1006 as a Galactic particle accelerator
Abstract:
The origin of cosmic-rays is an open issue of high-energy astrophysics. Supernova remnants are expected to be the main source of Galactic cosmic rays up to energies of about 3 PeV, provided that they transfer a significant fraction of their kinetic energy to the particles (∼ 10%). In particular, the loss of such a large fraction of energy is predicted to alter the shock dynamics by enhancing the shock compression ratio above the canonical value of 4 (shock modification). The bilateral supernova remnant SN 1006 is an ideal target to study shock modification because of its evolution in a fairly uniform environment. SN 1006 shows bright synchrotron X-ray emission from ultrarelativistic electrons accelerated at the shock front in its northeastern and southwestern limbs. If efficient hadron acceleration occurs in these regions, we should observe shock modification therein. We performed a spatially resolved spectral analysis of Chandra and XMM-Newton observations of SN 1006 by selecting narrow regions between the shock front and the contact discontinuity and measuring the density of the X-ray emitting plasma. Our results show an increase of the compression ratio from the characteristic value of 4, in thermal limb, up to ∼ 7 in nonthermal limbs, i.e. in regions where the ambient magnetic field is almost parallel to the shock velocity. We conclude that an efficient particle acceleration causes shock modification in quasi-parallel shocks in SN 1006. By comparing our results with state-of-the-art models, we find that SN 1006 is transferring a significant fraction of its kinetic energy to hadrons. The inferred values of compression ratios and cosmic ray slopes are consistent with those expected for modified shocks when the effects of the postcursor are included.

Set
14
mer
Seminario: Vincenzo Sapienza (UNIPA)
Set 14@15:00–16:30

Seminario in forma ibrida

Indirizzo Google Meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Speaker: Vincenzo Sapienza (UNIPA)

Titolo: A spatially resolved study of hard X-ray emission in Kepler’s SNR: indications of different regimes of particle acceleration

Abstract:
L’emissione di Sincrotrone nei raggi X proveniente da resti di supernova (SNR) giovani è un potente strumento diagnostico per studiare la popolazione di elettroni altamente energetici accelerati al fronte di shock oltre che per studiare il processo di accelerazione stesso.
In questo lavoro abbiamo eseguito un’analisi spettrale spazialmente risolta di osservazioni NuSTAR e XMM-Newton del giovane SNR di Keplero, con lo scopo di studiare in dettaglio la sua emissione non termica nei raggi X duri.
Gli spettri sono stato analizzati adottando un modello di radiazione di sincrotrone in un regime in cui l’energia massima degli elettroni è limitata dalle perdite radiative, in modo da vincolare la dipendenza dell’energia di cutoff del sincrotrone dalla velocità del fronte di shock.
Abbiamo identificato due diversi regimi di accelerazione di particelle.
A nord, dove lo shock sta interagendo con un mezzo circumstellare denso, abbiamo trovato una accelerazione più efficiente che a sud, dove la velocità del fronte di shock è più alta e non ci sono segni di interazione tra shock e un mezzo circumstellare denso.
I nostri risultati suggeriscono un’efficienza maggiore in regioni dove l’interazione tra shock e mezzo circumstellare genera un campo magnetico turbolento ed amplificato.
Combinando lo spettro nei raggi X duri con osservazioni radio e gamma del SNR di Keplero, abbiamo modellato la distribuzione dell’energia spettrale (SED). Alla luce dei nostri risultati proponiamo che l’emissione gamma osservata sia principalmente adronica (associata a protoni ultrarelativistici), e che origini dalla parte nord del resto.

Set
15
gio
Seminario: presentazione della tesi di studenti UNIPA: Tramuto e Caserta
Set 15@15:00–16:30

Speakers1 Alessandro Salvatore Tramuto
Titolo1: Photometric classification of variable young stellar objects and Optimization of the Rubin LSST Observing Strategy
Abstract1: 
La presentazione consiste nella classificazione, mediante il confronto delle rispettive curve di luce (LCs), di oggetti stellari giovani (YSOs) caratterizzati da variabilità su diversi tempi scala. Inoltre, vengono usate queste stesse LCs come base per uno studio sull’ottimizzazione della strategia osservativa relativa alla Legacy Survey of Space and Time del telescopio Vera C. Rubin, al fine di trovare la cadenza di
campionamento più efficace per ricreare le LCs nei vari tempi scala considerati.
Dopo aver descritto rapidamente il processo di accrescimento per le YSOs, vengono date informazioni in merito al telescopio Vera C. Rubin e al funzionamento della survey. Segue la classificazione fotometrica delle YSOs, con il relativo studio sull’ottimizzazione della strategia osservativa, per concludere con la visione
di una LC ricavata da dati simulati, ottenuti dalla Rubin Science Platform, l’infrastruttura Rubin usata per l’analisi dati dei futuri dati Rubin.

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Speaker2: Simona Caserta
Titolo2: FORMAZIONE PLANETARIA: FORMAZIONE DEI PIANETI TERRESTRI
Abstract2: 
La presentazione mira a descrivere il processo di formazione di un pianeta di tipo terrestre in accordo allo scenario di accrescimento sequenziale.
Le domande a cui si vuole dare una risposta sono:
Come piccole particelle solide crescono all’interno del disco protoplanetario, sede di formazione planetaria?
Come si formano i pianeti terrestri?
Dopo aver illustrato le caratteristiche principali del disco protoplanetario, si procede alla descrizione del processo di crescita dei granelli di polvere in planetesimi.
Successivamente, viene descritta la crescita dei planetesimi in protopianeti, spiegando il fenomeno della focalizzazione gravitazionale e mostrando i due principali modi di crescita: crescita ordinata e crescita runaway. Per mostrare l’evoluzione dei planetesimi, viene realizzato un modello numerico, il metodo diretto
degli N-corpi, che consiste nel risolvere le equazioni del moto associate agli N planetesimi per integrazione. Infine, viene descritta la fine della crescita dei protopianeti e l’assemblaggio dei pianeti terrestri, elencando i
risultati ottenuti da simulazioni numeriche.

Ott
6
gio
Seminario: prova tesi di laurea M. Sansica (UNIPA)
Ott 6@15:00–16:30

Indirizzo Google Meet: https://meet.google.com/jsc-eufh-iek

Speaker: Mauro Sansica (UNIPA)
Titolo: ANALISI IN BANDA X DEI BRILLAMENTI DELLA STELLA T TAURI TW HYA
Abstract:
Le T Tauri Stars sono stelle di piccola massa principalmente localizzate in regioni di formazione stellare e responsabili di una forte emissione di raggi X causata da una elevata attività magnetica. La principale componente di emissione X è legata ai brillamenti che sono in grado di scaldare il plasma coronale fino a temperature superiori ai 100 MK. A questa categoria di stelle appartengono le Classical T Tauri Stars, dotate di un disco di accrescimento che, interagendo con le strutture magnetiche stellari, sembrrerebbe influire sull’attività magnetica.
Per comprendere meglio le proprietà magnetiche e coronali di una stella con accrescimento, presento in questo lavoro di tesi uno studio sui brillamenti X della stella TW Hydrae, rivelati durante i 537 ks di osservazione effettuata con il telescopio spaziale Chandra con al fuoco il rivelatore ACIS-S e l’utilizzo del grating HETG.
Attraverso lo studio spettroscopico risolto in tempo dell’emissione X dei brillamenti più intensi ho avuto modo di risalire alle dimensioni delle loop generate e all’intensità dei campi magnetici necessari per confinare il plasma.
L’analisi della frequenza e della distribuzione energetica dei brillamenti su una stella a distanza così ridotta dal Sistema Solare come TW Hya, permetterà di evidenziare eventi poco intensi che in generale gli studi su vaste aree di formazione stellare a distanze notevoli non riescono a rivelare.

Nov
7
lun
visita museo istituto paritario trinacria
Nov 7@9:00–13:00

40 studenti

primo turno 9.30

secondo turno 11