Calendar

Gen
21
gio
Seminario in modalita` remota: M. Carotenuto (INAF), 21 Gennaio ore 15
Gen 21@15:00–16:30

Indirizzo Google Meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Titolo: PREVENIRE E’MEGLIO CHE CURARE!
Il progetto sperimentale di conservazione preventiva delle collezioni scientifiche del Museo della Specola di Palermo

Speaker: Maria Rosalia Carotenuto

Abstract: La pratica della conservazione preventiva comprende “tutte le misure e le azioni volte ad evitare e ridurre al minimo il deterioramento o la perdita del patrimonio culturale” (ICOM-CC, 2008). Essa si focalizza sull’intera collezione di un museo piuttosto che sul singolo bene e prevede misure indirette che non interferiscano con gli oggetti e non ne modifichino l’aspetto.
È noto che l’ambiente in cui le collezioni sono custodite ha un impatto significativo sul loro processo di degrado e sul loro tasso di deterioramento. Studiare il complesso sistema “museo” e le sue peculiarità è fondamentale per identificare, analizzare e valutare i rischi e le minacce a cui i beni sono esposti e per permettere ai responsabili della conservazione di adottare strategie sostenibili che ne garantiscano la tutela nel tempo.
In una prospettiva a lungo termine, essa è la forma più efficiente di conservazione: gli accorgimenti che ne scaturiscono non sempre sono costosi o particolarmente complessi da attuare. Al contrario, conoscendo le reali esigenze del museo e delle collezioni e avendone stabilito i rischi e le priorità, le misure da adottare possono essere ben pianificate sulla base delle risorse disponibili.
Negli ultimi anni, INAF – Osservatorio Astronomico “G. S. Vaiana” di Palermo sta lavorando per sviluppare diversi progetti di conservazione preventiva del proprio patrimonio archivistico, documentario e scientifico.
In questo seminario verrà presentato il progetto sperimentale avviato nel 2018 per le collezioni scientifiche esposte presso il Museo della Specola, la metodologia adottata e i primi risultati ottenuti.
Verrà fornito anche un breve cenno su un progetto in fase di sviluppo inerente la riorganizzazione del deposito del Museo, sito presso la Torre di Santa Ninfa di Palazzo Reale.

Gen
28
gio
Seminario: M. Coniglio, P. Tranchida, I. Chinnici (INAF), 28 Gennaio ore 15
Gen 28@15:00–16:30

stanza Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Speakers: M. Coniglio, P. Tranchida, I. Chinnici (INAF)

Titolo: La fondazione dell’Osservatorio Astronomico di Palermo: un racconto in digitale

Abstract:

Nell’ambito del progetto IDEHA dell’Università degli Studi di Palermo, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale, è stato approfondito lo studio della fondazione dell’Osservatorio Astronomico di Palermo. La ricerca è stata mirata alla conoscenza delle dinamiche e dei personaggi che hanno permesso la nascita della Specola panormitana e ne hanno fatto una realtà scientifica internazionale di prima grandezza. L’indagine sulle tradizionali fonti archivistiche cartacee, che a causa del lockdown è stata ri-orientata verso gli archivi digitali disponibili online, ha egualmente condotto al rinvenimento di importanti documenti, alcuni dei quali inediti, legati al tema del progetto di ricerca. La storia della fondazione può essere letta tramite un e-book per consentire agli utenti di usufruire dei testi, in formato digitale, su qualsiasi dispositivo di lettura (eReader). L’e-book, inoltre, è strettamente collegato alla piattaforma Omeka delle collezioni digitali dei beni di interesse storico-scientifico dell’Osservatorio Astronomico di Palermo.

 

Feb
11
gio
Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza
Feb 11@15:00–19:00
Feb
18
gio
Seminario: Martina Cuffaro (Un. Tuebingen), 18 Febbraio ore 15
Feb 18@15:00–16:30

Stanza Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Speaker: Martina Coffaro (Univ. Tuebingen, Germany)

Titolo: X-ray activity cycles in young solar-like stars

Abstract:

Probing the magnetic activity in solar-like stars is under an intense debate in the astrophysical
community and still not well understood. While it is well known that $\sim 60\%$ of solar-like stars show
magnetic activity in the chromosphere, probing the coronal X-ray counterparts is still challenging.

The XMM-Newton satellite has detected coronal cycles in five old solar-like stars (ages of few Gyr) with
long X-ray cycle periods (8-12 yr). More recently, two young solar-like stars (with ages of 400-600 Myr and cycles lasting up to $3$~yr) were
added to this sample, $\epsilon$~Eridani and $\iota$~Horologii, defining at which age and at which activity
level X-ray cycles set in.

An intriguing characteristic is that both $\epsilon$~Eridani and $\iota$~Horologii exhibit higher X-ray
luminosity and shorter cycle amplitudes (i.e. the variation of the X-ray luminosity throughout their
coronal cycle), counterposed to the old solar-like stars. The explanation lays in the high coverage
fraction of magnetic structures, that rise on the corona and evolve during the activity cycle, preventing
significant variations of the X-ray luminosity throughout the cycle. In this sense, direct evidences were
found for $\epsilon$~Eridani, for which a new method to describe the evolution of its coronal cycle in
terms of solar magnetic structures was applied and it is presented in this talk.

The method overcomes the difficulty of not being able
to spatially resolve magnetic structures on the coronae of solar-like stars. This study shows that, during
the X-ray cycle, the magnetic structures cover from $\sim 76\%$ to $\sim 88\%$ of $\epsilon$~Eridani’s corona. Most
likely such feature is expected in all young solar-like stars.
As matter of fact, this method can be applied to any solar-like stars, and preliminary results have been obtained for another interesting target, Kepler~63. This latter star is even younger than $\epsilon$~Eridani (~200 Myr)
and it shows a photospheric cycle lasting 1.27yr. Thus, its age and its short activity cycle make
Kepler~63 a perfect target to better understand magnetic cycles. The preliminary results, obtained from
a short X-ray campaign that was recently carried out for Kepler 63, are also presented within this talk.

 

Feb
24
mer
test 2
Feb 24@9:30–10:30

questo e` un test

Mar
1
lun
Evento di prova / Francesca Martines (INAF-OAPa)
Mar 1@14:00–15:00
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Mar
2
mar
Seminario: E. Greco (UNIPA), 2 Marzo ore 15
Mar 2@15:00–16:30

stanza Google meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Speaker: Emanuele Greco (UNIPA)

Titolo: Indication of a Pulsar Wind Nebula in the hard X-ray emission from SN 1987A

Abstract: Since the day of its explosion, SN 1987A was closely monitored with the aim to study its evolution and to detect its central compact relic. The detection of neutrinos from the supernova strongly supports the formation of a neutron star (NS). However, the constant and fruitless search for this object has led to different hypotheses on its nature. Up to date, the detection in the ALMA data of a feature somehow compatible with the emission arising from a proto Pulsar Wind Nebula (PWN) is the only hint of the existence of such elusive compact object. Here we tackle this 33-years old issue by analyzing archived observations of SN87A performed by Chandra and NuSTAR in different years. We firmly detect nonthermal emission in the 10-20 kev energy band, due to synchrotron radiation. The possible physical mechanism powering such emission is twofold: diffusive shock acceleration (DSA) or emission arising from an absorbed PWN. By relating a state-of-the-art magneto-hydrodynamic simulation of SN87A to the actual data, we reconstruct the absorption pattern of the PWN embedded in the remnant and surrounded by cold ejecta. We found that, even though the DSA scenario cannot be firmly excluded, the most likely scenario that well explains the data is the PWN emission.

Mar
8
lun
Nuovo evento / F. Martines (INAF-OAPA)
Mar 8@10:00–11:00
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Mar
11
gio
Seminari: Martina Sanzeri (Accademia di Belle Arti, Palermo), 11 Marzo ore 15
Mar 11@15:00–16:30

stanza Google Meet: https://meet.google.com/sxz-cctp-tsc

Speaker: Martina Sanzeri (Accademia di Belle Arti, Palermo)

Titolo: Il museo come voce narrante: una scommessa.

Abstract:

“Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”. Da questa definizione di museo, data dall’ICOM, emerge come il museo sia motore di sviluppo, di inclusione sociale e di partecipazione, si evolve con la società e a questa guarda.

Oggi, museo e persone sono uniti da un legame inscindibile, senza questa relazione il museo non potrebbe esistere. Ciò significa che esso deve farsi comprendere, deve comunicare, intrattenere un dialogo con chi lo mantiene in vita. Quindi, i progetti di comunicazione devono essere in linea con gli obiettivi museali.

Il Museo della Specola, per anni produttivo nelle attività di ricerca, didattiche ed educative, si è fornito di una voce narrante. A questo scopo, sono state prese in considerazione le esigenze, i problemi, le richieste della società, le nuove conoscenze e le modalità comunicative odierne. La modulazione spaziale che caratterizza il Museo della Specola, richiede che tra gli strumenti visitor-oriented, che il museo fa propri, ci sia anche la segnaletica interna ed esterna, cioè quell’insieme dei segnali coordinati che ha la funzione di guidare il visitatore.
Tra gli aspetti che saranno affrontati durante il seminario, c’è proprio l’importanza della dotazione di questi nuovi strumenti, acquisiti dal museo per parlare con il suo territorio, con il mondo che lo circonda.

Mar
18
gio
Seminario: Serena Benatti (INAF), 18 Marzo ore 11
Mar 18@11:00–12:30

Speaker: Serena Benatti (INAF)

Titolo: Constraining young transiting planets: the case of DS Tuc A b

Abstract:

Transit space missions are deeply changing our view of young planetary systems at close separations. They suggest that Neptune-size planets are more common than gas giant companions around young stars (age less than a few hundreds of Myr). This result is in contrast with the previous claims based on the radial velocity method only, which is however affected by the strong level of the stellar activity.
After a short review of the current scenario, I will focus the attention on one of the first attempts to characterize a young transiting planet, DS Tucanae A b (age ~ 40 Myr, orbital period ~ 8.14 d, radius ~ 5.6 Rearth), detected with TESS in 2019. Our combined observational campaigns involved spectroscopic follow-up for mass detection, orbital obliquity determination and atmospheric characterization, and high-energy observations used to investigate different models for the planet atmospheric escape.