Struttura ed evoluzione degli ammassi nell’associazione Vela OB2. Pubblicato su A&A: “The Gaia DR2 view of the Gamma Velorum cluster: resolving the 6D structure” di E. Franciosini (INAF-Arcetri)

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)

 

In questi anni la comunità scientifica sta ottenendo nuovi ed entusiasmanti risultati sullo studio degli ammassi stellari, sulla loro struttura, formazione ed evoluzione, grazie al progetto Gaia-ESO Survey, un’ambiziosa survey spettroscopica pubblica che include osservazioni di più di 100000 stelle della Via Lattea, realizzate con lo spettrografo “Fibre Large Array Multi Element Spectrograph” (FLAMES) dell’European Southern Observatory, ed alle osservazioni del satellite Gaia dell’European Space Agency, che nel corso della sua missione fornirà posizioni e velocità radiali di circa un miliardo di stelle con una precisione mai raggiunta finora, e del Grazie a questi due progetti è infatti possibile identificare con accuratezza le stelle associate a vari ammassi stellari, studiarne le proprietà quali distanza, età, rotazione e dinamica, ed infine ottenere una visione dettagliata sulla loro struttura ed evoluzione.

 

Uno degli ammassi oggetto di questi studi è l’ammasso di Gamma Velorum. Questo ammasso è stato scoperto nel 2000 con osservazioni ai raggi X attorno il sistema binario massivo γ2 Vel nell’associazione Vela OB2 (Pozzo et al. 2000). Successivamente, grazie alle osservazioni della Gaia-ESO Survey, si è scoperto che questo ammasso è in realtà formato da due popolazioni stellari distinte dal punto di vista dinamico: Gamma Vel A, spazialmente concentrato attorno γ2 Vel, e Gamma Vel B, che invece è più disperso. Vari studi sono stati condotti sulla formazione ed evoluzione dei due ammassi. Un’ipotesi avanzata da due studi (Jeffries et al. (2014) e Sacco et al. (2015)) suggerisce che Gamma Vel A sia il residuo di un ammasso stellare più denso che si è formato attorno γ2 Vel. Un’altra possibilità è che entrambe le popolazioni stellari si siano formate in un ammasso stellare più compatto che poi si è disperso a seguito dell’espulsione del gas della nube da cui si è formato. Un altro studio teorico (Mapelli et al. (2015)) suggerisce che le due popolazioni siano invece legate a due ammassi formati in due epoche diverse dalla stessa nube che adesso si stanno unendo in un unico ammasso.

 

Nello studio “The Gaia DR2 view of the Gamma Velorum cluster: resolving the 6D structure” di E. Franciosini, recentemente pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics con la collaborazione dell’astronomo F. Damiani dell’Osservatorio Astronomico di Palermo, la natura di questo ammasso stellare e delle due popolazioni è indagata ulteriormente analizzando i dati prodotti dal satellite Gaia. Il primo importante risultato ottenuto dagli autori di questo studio è che le due popolazioni stellari si trovano a distanze diverse da noi: circa 1125 anni luce per Gamma Vel A e 1250 anni luce per Gamma Vel B, con una differenza di circa 125 anni luce. Inoltre Gamma Vel B presenta un’espansione che non si riscontra in Gamma Vel A e le due popolazioni sembrano anche avere un’età simile. Queste proprietà suggeriscono che le due popolazioni siano in realtà non legate tra loro ed osservate sovrapposte lungo la linea di vista. Gamma Vel A è un ammasso più compatto formato attorno γ2 Vel, mentre Gamma Vel B è un’ammasso più distante ed in fase di espansione.

 

La figura (link) mostra un’immagine dell’area di 1 grado quadrato attorno γ2 Vel.