Pubblicato su Astronomy & Astrophysics “Accretion disk coronae of intermediate polar cataclysmic variables” di Enrico Barbera

di Mario Giuseppe Guarcello    ( segui mguarce)

 

 

Il fatto che il Sole sia circondato da un’atmosfera tenue ma incredibilmente calda (con gas tipicamente a 1-2 milioni di gradi), chiamata corona, è una scoperta risalente agli anni quaranta. Ovviamente la corona non è una caratteristica peculiare del nostro Sole, ma una regione la cui emissione è osservata quasi in ogni tipo di stella.

 

L’articolo “Accretion disk coronae of intermediate polar cataclysmic variables. 3D magnetohydrodynamic modelling and thermal X-ray emission ” di Enrico Barbera (Università degli Studi di Palermo ed Osservatorio Astronomico di Palermo), recentemente pubblicato su Astronomy & Astrophysics, analizza una corona attorno un oggetto più esotico: una variabile cataclismica di tipo intermediate polar (caratterizzata da campi magnetici molto intensi sulla superficie della stella). Questi sistemi sono composti da una nana bianca in rapida rotazione, che accresce attraverso un disco formato da gas donato da una stella compagna.

 

Emissione ai raggi X è stata osservata questa classe di oggetti, in genere attribuita al plasma che raggiunge temperature di milioni di gradi durante il processo di accrescimento. L’articolo dimostra tramite complesse simulazioni magnetoidrodinamiche un’ulteriore possibilità: che sia la stella che il disco di accrescimento siano circondati da una corona alimentata da un’intensa attività di brillamenti vicino la superficie del disco. Le simulazioni presentate di questa corona riproducono l’emissione ai raggi X osservata da queste stelle, sia in termini di spettro che in termini di variabilità temporale.

 

In figura (link) la simulazione del disco di accrescimento attorno ad una variabile cataclismica di tipo intermediate polar.