Un’espulsione di massa coronale in una stella diversa dal Sole osservata per la prima volta

Il Sole è caratterizzato da un’intensa attività magnetica che produce fenomeni transienti come i brillamenti, le espulsioni di massa coronali, le macchie solari, le protuberanze, etc… In particolare, le espulsioni di massa coronali (CME, coronal mass ejection) sono i fenomeni di origine magnetica più energetici che osserviamo sul Sole. Le CME consistono in improvvise espulsioni di plasma altamente ionizzato dalla

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Simulati gli effetti della fotoevaporazione di Gioviani caldi che orbitano troppo vicini alla loro stella

Molte stelle sono caratterizzate da un’attività magnetica che si manifesta in un’intensa emissione di raggi X e UV. Questa emissione è variabile nel tempo, sia perchè l’attività magnetica che la produce varia su tempi scala brevi, sia perchè essa diminuisce durante l’evoluzione delle stelle. Ad esempio, stelle di tipo solare di pre-sequenza principale (ossia con un’età di poche decine di

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Un processo di formazione stellare durato 15 milioni di anni nella Nebulosa Laguna

Le stelle si formano dalla contrazione gravitazionale di enormi nubi di gas. Questo processo può avvenire in due modi diversi: la contrazione può infatti essere rapida, con tempi caratteristici dettati dalla velocità con cui il gas “precipita” verso le protostelle in formazione, o può essere più lento e sostenuto da turbolenze e dal campo magnetico locale. Nel primo caso, le

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La cronologia della formazione stellare in NGC 6530 svelata grazie (anche) al satellite Gaia

Le stelle si formano dalla contrazione gravitazionale di enormi nubi di gas. Durante la contrazione, le nubi si frammentano, dando vita non a singole stelle, ma ad associazioni e ammassi stellari che possono contenere da decine a centinaia di migliaia di stelle. Raramente, però, il processo di formazione stellare avviene in modo monolitico, ossia con un singolo evento di formazione

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Superbrillamenti nelle Pleiadi osservati simultaneamente in ottico (Kepler/K2) ad ai raggi X (XMM/Newton)

Decenni di osservazioni del Sole hanno mostrato che la nostra stella è caratterizzata da fenomeni transienti talvolta anche violenti, dovuti all’interazione tra il plasma ed il campo magnetico prodotto all’interno del Sole. Esempi tipici di questi fenomeni, denominati “attività magnetica”, sono le macchie solari in fotosfera, o le protuberanze in cromosfera. Tra i fenomeni magnetici più violenti, ossia quelli associati

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Una nuova super-Terra scoperta attorno la stella M Gl 686, come parte del programma HADES

Le stelle di piccola massa (di classe spettrale M, con una massa compresa tra 0.075 e 0.50 masse solari) sono tra gli oggetti preferiti per la ricerca e caratterizzazione di pianeti extra-solari. Per queste stelle, infatti, la tecnica delle velocità radiali risulta essere più efficace rispetto a stelle di massa maggiore. Questa tecnica consiste nell’individuare periodiche oscillazioni della luce della

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Sviluppato un modello MHD dell’evoluzione di SN 1987A dalla formazione dell’onda d’urto fino ad oggi

La notte del 23 Febbraio 1987 gli astronomi osservarono l’esplosione di una supernova avvenuta nella Grande Nube di Magellano, galassia satellite della Via Lattea. La stella esplosa era la supergigante blu Sanduleak (Sk) − 69o202, con una massa di circa 20 masse solari, e la sua esplosione produsse il resto di supernova SN 1987A. Da quella notte e per gli

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Riscaldamento da shock nel resto di supernova SN 1987 A

Gli shock sono onde d’urto che viaggiano a velocità supersonica e sono molto importanti in astrofisica perché vengono osservati su diverse scale spaziali ed in diversi contesti, dal nostro “piccolo” sistema solare, fino a scale extragalattiche e cosmologiche. Gli shock astrofisici differiscono da quelli osservabili sulla Terra perché si manifestano in condizioni estreme, non riproducibili sul nostro pianeta.  Mentre nell’atmosfera

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